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Il giorno di mercoledì 21 giugno 2000, alle ore 12.30, presso la sala riunioni della CRUI - Roma, Via Salaria n. 113 - si è tenuto il Comitato di Presidenza, con il seguente ordine del giorno:
1. Comunicazioni
2. Approvazione verbale seduta precedente
3. Decreto sulle classi delle lauree specialistiche
4. Tempi e modalità di applicazione della riforma degli studi universitari
5. Riequilibrio 2000
6. Statuto CUSI
7. Rapporti SSN-Università
8. Varie ed eventuali
9. Incontro con la delegazione della Conferenza dei Rettori francesi.
Sono presenti i Rettori: Modica, De Maio, Ferrara, Marchesini, Pacetti, Pecere, Preti, Tessitore, Tosi.
Il Presidente dà il benvenuto al Dott. D'Addona e alla Dott.ssa De Donno, ringraziandoli per aver accettato l'invito a intervenire nella discussione sul riequilibrio 2000 al fine di fornire alcune chiarificazioni.
1. Comunicazioni
Il Presidente ricorda al Comitato che l'Assemblea di giovedì 22 giugno si svolgerà presso l'Ambasciata di Francia a Roma e che vi interverrà anche il Ministro Zecchino. Accenna inoltre ad alcuni temi che il Ministro tratterà durante il suo intervento: lo stato giuridico dei docenti, tempi e modalità di applicazione della riforma degli studi universitari dopo l'emissione del CUN del parere sulle classi universitarie di primo livello.
2. Approvazione verbale seduta precedente
Il verbale viene approvato.
3. Decreto sulle classi delle lauree specialistiche
4. Tempi e modalità di applicazione della riforma degli studi universitari
Il Presidente informa che in data 16 giugno il CUN ha inviato al Ministro Zecchino il parere concernente lo schema di decreto ministeriale sulla "Determinazione delle classi delle lauree universitarie" (in distribuzione) e che le tabelle relative sono disponibili sul sito Internet del MURST, nella sezione riguardante il CUN.
Il parere non presenta sostanziali elementi di novità rispetto alla proposta ministeriale. Riguardo al problema delle facoltà il parere del CUN si avvicina a quello formulato dalla CRUI, prevedendo che "specifici corsi di laurea possono essere realizzati con il concorso di più facoltà o, sulla base di apposite convenzioni, di più atenei". In sede di parere sulle lauree specialistiche è opportuno che la CRUI ribadisca la propria posizione al riguardo.
Per quanto riguarda i prospetti delle classi delle lauree universitarie, il parere del CUN presenta un grande numero di cambiamenti, che però non risultano sostanziali. Il numero delle classi è passato da 40 a 41 - con l'accorpamento delle classi "Scienze dei beni culturali" e "Tecnologie per la conservazione e restauro dei beni culturali" e delle classi "Scienze geografiche" e "Scienze turistiche", nonché con l'introduzione della nuova classe "Disegno industriale" - mentre la dizione "scienze" - per indicare i raggruppamenti disciplinari - è stata modificata in "discipline".
Il 23 giugno il Ministro riceverà anche il parere del CNSU, che provvederà ad inviare insieme a quello del CUN alle competenti commissioni parlamentari, le quali potranno pertanto emettere i propri pareri prima dell'interruzione dei lavori per le vacanze estive.
Per quanto riguarda l'attivazione dei corsi, il Ministro ha confermato che per l'anno accademico 2000-2001 non si potranno iscrivere gli studenti ai nuovi corsi, in quanto mancherebbero gli ordinamenti approvati secondo l'iter prescritto. Sarà però possibile immatricolare gli studenti garantendo la possibilità di effettuare in seguito il passaggio alle lauree triennali, salvo che abbiano la stessa denominazione. Per i corsi di nuova denominazione si dovrà invece seguire l'iter di attivazione secondo la procedura prevista nel DPR 25/98 sui piani triennali di sviluppo (approvazioni da parte del nucleo di valutazione e da parte del comitato regionale di coordinamento, etc.)
5. Riequilibrio 2000
Il Presidente illustra ai presenti il promemoria tecnico già inviato al Dott. D'Addona, in cui - sulla base della discussione sviluppatasi durante la scorsa riunione del Comitato - vengono richiesti al Ministero alcuni chiarimenti sulla circolare del Dipartimento Affari Economici del MURST del 9 maggio, riguardante "FFO - Riequilibrio ed interventi compensativi per l'anno 2000", su cui la CRUI è chiamata ad esprimere il proprio parere.
In particolare, il Presidente sottolinea la necessità di avere chiarimenti sui criteri matematici e su quelli politici adottati dal MURST. Infatti, se l'obiettivo del MURST è diminuire le carenze del rapporto docenti/studenti, bisogna predisporre attentamente e accuratamente l'indicatore corretto e poi applicare l'incentivo; viceversa, applicare l'incentivo assieme all'indicatore crea notevoli problemi.
Il Dr. D'Addona illustra la situazione relativa alla quota da assegnare, che risulta essere di £. 712.627.217, secondo il seguente prospetto :
11.278,5 mld : FFO 2000
a questa somma vanno sottratti :
10.459 mld (consolidato 1999)
14,8 mld (accordi di programma)
80 mld (consorzi interuniversitari)
10,5 mld (IUSM)
1,2 mld (ARAN)
I primi 260 miliardi vanno ripartiti per i maggiori oneri stipendiali che le università devono sopportare in relazione al rinnovo del CCNL del personale tecnico-amministrativo ed al previsto aumento stipendiale del personale docente.
Quindi il MURST ha pensato ad un riequilibrio "virtuale" (in attesa di modificare l'art. 5 della L 537/93): togliere la quota dell'8%, verificare quanto dei 260 mld. toccherebbe a ciascuna università e dare loro solo la differenza. Il Presidente rileva come in questo modo - in realtà - le università perdano parte dei finanziamenti rispetto all'anno precedente. A tale riguardo il Dott. D'Addona propone di dilazionare la perdita in due anni, il 50% quest'anno e il restante 50% in seguito, cercando nel frattempo di modificare l'art.5 della L. 557/93
Il Dott. D'Addona sottolinea che l'intento politico è quello di mettere le università in condizione di colmare le eventuali carenze in alcuni settori, secondo un'equa ripartizione percentuale, e si impegna personalmente a trasmettere per conoscenza alla CRUI tutti i prospetti che saranno inviati agli atenei.
Dalla discussione emerge anche che l'attività di valutazione sarà fondamentale per verificare che le motivazioni in base a cui è stato applicato il riequilibrio siano state effettivamente realizzate e mantenute: potrebbe essere utile individuare un meccanismo di valutazione sulle politiche adottate dagli atenei per attivare i meccanismi correttivi degli squilibri e per i quali viene attribuito il riequilibrio.
Il Dott. D'Addona, spiegando le motivazioni e i conseguenti criteri per il riequilibrio che sono alla base della circolare emanata dal MURST, assicura che porterà al Ministro i risultati di questo incontro e le osservazioni sollevate dal Comitato di Presidenza, rimanendo comunque in attesa del parere ufficiale della CRUI e di eventuali sue indicazioni propositive.
Il Presidente propone quindi al Comitato uno schema per il parere sul riequilibrio, che dovrà essere predisposto per l'Assemblea del 13 luglio: utilizzare la formula del riequilibrio dell'anno scorso, supportare il concetto dell'accelerazione del riequilibrio (ma con riduzione delle soglie), ricordare che ogni misura volta a territorializzare le università non è vista con favore dalla CRUI, ribadire il concetto che un indicatore per monitorare il rapporto tra studenti e docenti va calcolato e testato prima di essere applicato. Andrà inoltre ribadito che la CRUI è stata - ed è tuttora - contraria alla proliferazione delle nuove università.
In occasione dell'Assemblea del 23 giugno sarà avviata una discussione generale sul tema, che verrà poi approfondito dalla Commissione CRUI "Finanziamenti MURST", in modo che nella seduta del 13 luglio l'Assemblea possa approvare il proprio parere che verrà poi sarà inviato al Ministro nella forma definitiva.
6. Statuto CUSI
Il Presidente informa che il CUSI ha approvato il suo Statuto il 6 maggio e lo ha inviato alla CRUI per il definitivo benestare.
Dall'analisi del testo risulta però che alcune delle osservazioni formulate della CRUI non sono state recepite. In particolare, il CUSI si è trasformato in società sportiva, ma per quanto riguarda in specifico lo sport universitario, questo è rimasto ai margini, anche se tale problema era stato dalla CRUI opportunamente segnalato.
Il Presidente propone quindi di prendere atto dello Statuto del CUSI così come approvato, ma anche di ribadire gli elementi che si sono già ritenuti di importanza cruciale e in particolare il fatto che lo Statuto dovrebbe consentire una maggiore presenza universitaria, non tenendo conto che - per effetto dell'autonomia universitaria - le attività relative allo sport universitario devono essere gestite dalle università stesse e non sotto l'esclusivo controllo dei singoli CUS.
Inoltre, dallo Statuto parrebbe che possano essere iscritti ai CUS solo coloro che svolgono attività a livello agonistico, mentre lo scopo è permettere a tutti gli studenti di fare attività motoria in generale.
Un parere del Comitato in tal senso - nel quale il Rettore Tosi suggerisce di ribadire il significato e l'importanza dello sport e dell'attività motoria per lo sviluppo generale e complessivo dello studente - verrà quindi presentato all'Assemblea per la formale approvazione.
7. Rapporti SSN-Università
Il Rettore Tosi riferisce sui lavori della Commissione CRUI "Medicina" riunitasi in mattinata. In particolare la Commissione ha proseguito nell'elaborazione delle linee-guida per la stipula dei protocolli d'intesa tra università e regioni, accogliendo le proposte di modifica presentate dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina. Il documento conclusivo verrà approvato dalla Commissione nella prossima seduta del 12 luglio.
Inoltre la Commissione ha ritenuto utile ed opportuno tentare di ottenere alcune modifiche correttive al decreto legislativo 517/99, che contiene alcune norme che di fatto sono inapplicabili o hanno creato solo confusione (come quelle sull'attività libero-professionale e sui limiti di età per l'attività assistenziale). A tale riguardo è stata rinnovata la richiesta di costituire al più presto una commissione di lavoro fra i due Ministeri interessati e la CRUI.
Il Comitato di Presidenza si dichiara d'accordo con quanto deliberato dalla Commissione Medicina ed in particolare propone di chiedere un incontro urgente con il Ministro Veronesi.
Inoltre viene approvato un Memorandum elaborato dalla CRUI e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina - attraverso un apposito gruppo di lavoro composto dai Proff. Tosi, Preti, Marinari, Avato, Gatta, Rubino, Gaudio - relativo all'applicazione del D. Lgs.vo 368/99 riguardante l'attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati e altri titoli (con particolare riguardo ai medici specialisti).
8. Varie ed eventuali
Viene portata all'attenzione del Comitato una lettera del Garante per la protezione dei dati personali - relativa all'elaborazione di un codice di deontologia e di buona condotta per il trattamento di dati personali per scopi statistici e di ricerca scientifica - nella quale la CRUI viene invitata a partecipare con un proprio rappresentante ad una riunione su tale oggetto che si terrà il 3 luglio. Su proposta del Rettore Marchesini il Comitato decide di nominare quale rappresentante della CRUI il Prof. Trivellato, dell'Università degli studi di Padova.
Il Rettore Marchesini informa che, in quanto coordinatore della Commissione dei delegati rettorali per i musei universitari, ha inviato una lettera al Ministro Melandri sulle modalità di attivazione degli accordi di programma previsti dalla L 6/2000 per lo sviluppo dei musei storico-scientifici e degli orti botanici delle università.
Il Presidente informa di aver inviato una lettera al Direttore D'Addona relativa al problema del pagamento dell'IRPEG sui redditi immobiliari e catastali. Poiché in base ad una recente circolare del Ministero delle Finanze sembrerebbe che su tutti gli immobili di proprietà delle università - o ad esse assegnate in uso perpetuo - si dovrebbe pagare l'IRPEG in proporzione al reddito catastale o al reddito effettivo, venendo in tal caso a costituire un onere finanziario pesantissimo per i bilanci degli atenei, il Presidente ha richiesto su tale materia un intervento chiarificatore del MURST, anche in sede legislativa nella legge finanziaria 2001.
Poiché già il Dott. D'Addona aveva comunicato di aver fatto richiesta di chiarimenti sul tema al Ministero delle Finanze, il Comitato suggerisce di indicare alle università di attendere la risposta del Ministero delle Finanze stesso, che dovrebbe fornire indicazioni più precise sulla effettiva necessità del pagamento.
Viene infine presentata una proposta del MAE relativa alla possibilità di far svolgere a laureandi o neolaureati degli stage presso gli Uffici del Ministero, le Rappresentanze Diplomatiche e Consolari e presso gli Istituti di Cultura italiana all'estero. Il progetto del MAE è già stato attivato con l'Università "L. Bocconi" di Milano, ma viene ora proposto di estendere l'iniziativa a tutte le università per il tramite della CRUI. Ciascuna università stipulerà con il MAE una specifica convenzione, selezionerà le candidature da presentare al MAE, che la CRUI si incaricherà di convogliare al Ministero.
Il Presidente propone di approvare il progetto e di pubblicizzarlo presso le università per l'attivazione delle singole convenzioni.
9. Incontro con la delegazione della Conferenza dei Rettori francesi
La delegazione francese è composta dal Prof. A. Legrand (Primo Vice Presidente della CPU), Prof. J. Brihault (Secondo Vice Prsidente), Prof. E. Froment (Delegato Generale CPU), Prof. G. Binder (membro della Commissione Permanente CP2U).
L'incontro intende consentire uno scambio di informazioni sui rispettivi sistemi di istruzione superiore, con particolare riferimento alle iniziative bilaterali e all'Università Franco-Italiana.
Il Prof. Legrand illustra le iniziative intraprese in Francia sia in attuazione del processo di Bologna, sia per la modernizzazione della gestione universitaria. Lo stesso Legrand è presidente della Agenzia per la modernizzazione delle università e degli istituti di istruzione superiore e di ricerca, istituita nel 1997 per rafforzare la capacità di gestione delle istituzioni accademiche offrendo servizi e fungendo da luogo di scambio di esperienze e di sperimentazione. L'Agenzia conduce le proprie attività (prodotti informatici, consulenza e servizi alle istituzioni) in cinque aree principali: finanze, risorse umane, risorse informatiche, patrimonio, servizi per gli studenti.
Il Presidente Modica illustra lo schema della riforma degli studi nel sistema universitario italiano, osservando che le università si troveranno anche nella necessità di adottare nuovi comportamenti di gestione e che quindi si porrà anche da noi il problema di individuare nuove soluzioni di modernizzazione. In questo contesto un confronto con l'Agenzia francese per la modernizzazione potrebbe risultare molto utile.
Un cenno particolare di soddisfazione viene espresso da entrambi i Presidenti per la costituzione dell'Università Italo-Francese, l'istituzione transnazionale (con sede a Torino e a Grenoble) nata con l'obiettivo di incentivare la realizzazione di programmi integrati, in particolare di lauree e dottorati, organizzati congiuntamente da università italiane e francesi, che diano luogo al rilascio di titoli validi senza bisogno di riconoscimento. Nell'ottobre 1998 erano stati firmati a Firenze l'Accordo intergovernativo e il relativo Protocollo, mentre la legge di ratifica dell'Accordo è stata emanata il 26 maggio 2000 (e pubblicato in G.U n. 141 del 19-6-2000).
Poiché la Francia è il secondo Paese verso cui si dirige la mobilità studentesca italiana, appare importante attivare legami interuniversitari per creare un flusso costante e bilanciato tra i due Paesi e per risolvere le questioni relative al riconoscimento dei titoli.
Nell'ottica di potenziare e sviluppare le attività bilaterali, il Presidente Modica propone di attivare un meccanismo di incontri periodici e regolari tra le due Conferenze dei Rettori, anche ampliandone la partecipazione alle Conferenze di altri Paesi che abbaino sistemi di istruzione superiore (e quindi problemi e comportamenti) analoghi e comparabili.
Il Presidente suggerisce di organizzare sessioni periodiche di lavoro (sul modello dei workshop) in cui scambiare esperienze e discutere tematiche specifiche nell'ottica di individuare soluzioni e comportamenti comuni in una prospettiva di integrazione europea.
La prima di tali riunioni si potrebbe tenere in novembre.
Rimandando l'approfondimento dei temi trattati all'Assemblea Generale del giorno successivo, che si svolgerà presso l'Ambasciata di Francia, il Presidente saluta e ringrazia la delegazione francese.
Null'altro essendovi da trattare la seduta è tolta alle ore 17.30.
Del che il presente verbale.
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