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Primo documento di sintesi dei lavori del Gruppo sui "problemi della individuazione delle figure professionali e della formazione degli operatori nelle strutture museali universitarie"

Roma, 14 luglio 2000


Il Gruppo di lavoro sui problemi della formazione degli operatori nelle strutture museali universitarie - coordinato dal Prof. Vincenzo Milanesi - è stato istituito dalla Commissione dei delegati rettorali per i musei, gli archivi e i centri per le collezioni universitarie di interesse storico-scientifico, durante la riunione dello scorso 12 giugno.
Il Gruppo è costituito da: Dott.ssa Gloria Bianchino (Università di Parma), Prof. Curzio Cipriani (Università di Firenze), Prof. Ercole Contu (Università di Sassari), Prof. Carlo Del Prete (Università di Modena), Dott.ssa Viviana Lanzarini (Università di Bologna), Prof. Pasquale Tucci (Università di Milano), Dott. Carmine Marinucci.

Durante la riunione del 14 luglio 2000 (erano assenti giustificati il Prof. Cipriani e la Dott. Lanzarini) si è cercato di individuare quali potrebbero essere le competenze e i ruoli specifici necessari per il settore museale universitario, pur nel rispetto del principio di flessibilità e dell'impostazione complessiva del nuovo CCNL - comparto università.

Posto che un museo - data la sua specifica attività - deve avere una propria dirigenza e una struttura autonoma ed una sua dotazione di personale con adeguate professionalità, è emersa la necessità di una differenziazione delle professionalità: alcune specifiche museografiche, altre "aggiuntive" e "trasversali" (informatici, addetti alla comunicazione, organizzatori di mostre ed eventi, bibliotecari per fondi antichi, addetti alla didattica extra-universitaria). Una forte flessibilità dev'essere contemplata per le professionalità ausiliarie, in quanto necessarie solo in determinate circostanze.

I ruoli specifici degli operatori museali, inoltre, dovrebbero essere articolati su tre livelli che configurino una vera e propria progressione di carriera; ad un primo livello di ingresso nel ruolo specifico, che dovrebbe prevedere funzioni di espletamento delle mansioni di base in relazione alle attività del museo, dovrebbe seguire un secondo livello più qualificato di "conservatore/curatore", ed al terzo livello dovrebbe essere prevista una figura di direttore del museo. Per il loro reclutamento si potrebbe prevedere - oltre ad un reclutamento ed ad una progressione concorsuale - una sorta di osmosi con i ruoli della docenza universitaria, cioè un "distacco" temporaneo e volontario (ad es. di un triennio) di docenti dalle attività didattiche o di ricerca ad attività dedicate e a tempo pieno nei ruoli tecnici e direttivi dei musei.
La stessa struttura dei sistemi museali, naturalmente, condiziona l'assetto delle professionalità e delle funzioni, determinando anche differenti esigenze di interazione tra le attività di didattica/ricerca e quelle di conservazione/valorizzazione del patrimonio storico-scientifico.

In particolare per quanto riguarda il ruolo direttivo, è necessaria un'alta professionalità del ruolo tecnico, oppure una figura docente con competenze scientifiche dedicate e a tempo pieno, a cui sia assicurata la facoltà - su richiesta dell'interessato - di mantenere i propri incarichi di docenza o ricerca, nello spirito dell'osmosi di cui si diceva più sopra.
Le professionalità più alte del ruolo tecnico, inoltre, potrebbero - nei casi in cui sia verificato il possesso delle necessarie competenze - svolgere come titolarità "a contratto", funzioni didattiche di docenza universitaria.
Sarebbe anche interessante favorire i contatti e le collaborazioni tra le strutture museali universitarie e le associazioni di volontariato o le organizzazioni senza fini di lucro, attraverso opportune convenzioni, per coprire eventuali necessità di professionalità specifiche, soprattutto per il livello di base delle attività (visite guidate, promozione delle attività, ecc.)

Date le esigenze rilevate ed espresse, sarebbe auspicabile che le Università prevedessero uno stanziamento finanziario specifico per le attività dei musei e dei sistemi museali: adeguati investimenti dovrebbero infatti garantire le necessarie risorse umane e finanziarie anche in funzione della creazione di un organico - sia pur minimo - per il sistema museale. Quest'ultimo deve infatti essere considerato una struttura autonoma e indipendente sia dal punto organizzativo, sia da quello finanziario e garantire "a regime" un organico generale per il sistema e uno specifico per ciascun museo.

Per quanto riguarda invece le strutture in via di costituzione, sarebbe necessario che fosse istituita una Commissione ad acta o una Commissione di Ateneo ad hoc incaricata della creazione dell'organismo gestionale e amministrativo dei musei.






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