Camere
di Commercio ed Università: autonomie funzionali
insieme per lo sviluppo e l'occupazione
Comunicato
stampa, 23 luglio 1998
I Presidenti della Conferenza
dei Rettori, Paolo Blasi, e di Unioncamere, Danilo Longhi,
firmano a Roma un accordo programmatico per promuovere nuove
intese operative sul territorio.
La collaborazione tra Camere
di Commercio ed Università appartiene alla storia di
queste due istituzioni. Le modalità sono molte: dalla
partecipazione ai Consigli di Amministrazione, alla costituzione
di consorzi per l'alta formazione e la ricerca applicata;
dalla partecipazione finanziaria per attività ordinarie
o per interventi occasionali alle borse di studio a studenti;
dagli accordi di programma alle intese ed alle convenzioni.
Negli ultimi anni, dopo la Legge
341 del '90 sull'Ordinamento Universitario, si è stabilita
un partnership particolarmente proficua tra Unioncamere, da
un lato, e CRUI (Conferenza dei Rettori) e MURST, dall'altra,
finalizzata a facilitare la caratterizzazione professionalizzante
dei Diplomi Universitari, favorendo un collegamento sistematico
tra mondo accademico e mondo dell'impresa attraverso l'offerta
di moduli didattici su "cultura d'impresa" e stage
aziendali. Questa collaborazione si è concretizzata
nella promozione e realizzazione di due progetti cofinanziati
dal Fondo Sociale Europeo: "PONTE" per le Regioni
meridionali e "CAMPUS" per quelle del Centro/Nord.
Per dare continuità ed
ampliare le suddette attività, il Presidente della
Conferenza dei Rettori, Paolo Blasi, ed il Presidente di Unioncamere,
Danilo Longhi, hanno siglato oggi a Roma un apposito accordo
di programma tra i rispettivi Enti. L'accordo intende dare
ulteriore spinta alla collaborazione tra Atenei e Camere di
Commercio, sia valorizzando le iniziative da esse autonomamente
già avviate, sia promuovendone di nuove.
Del resto, le recenti leggi
59 e 127 (cd. Leggi Bassanini), tra l'altro, hanno valorizzato
il ruolo delle autonomie funzionali, nel cui ambito rientrano
a pieno titolo le Università e le Camere di Commercio,
sollecitando e favorendo raccordi più ricchi ed articolati
tra le stesse.
Dall'intesa siglata discenderanno
successive azioni operative riguardanti, più in dettaglio,
settori prioritari strategici quali: analisi dei fabbisogni
formativi e professionali; formazione, aggiornamento ed orientamento
professionale ed imprenditoriale; programmi di ricerca finalizzata
all'applicazione dei risultati; diffusione e trasferimento
delle tecnologie; informazioni, consulenze ed assistenza scientifico-tecnologica;
attività di laboratorio e certificazione; attività
di studio, ricerca ed informazione, anche attraverso lo scambio
delle conoscenze derivanti dalla realizzazione di banche dati;
realizzazione di progetti congiunti nell'ambito dei programmi
comunitari.
È prevista, tra l'altro,
l'istituzione di una Commissione paritetica con il compito
di individuare, promuovere e verificare le fasi e le modalità
di attuazione dell'accordo e delle intese operative conseguenti,
nonché di monitorarne periodicamente i risultati.
L'accordo firmato rappresenta,
in sintesi, un passaggio importante per rafforzare il collegamento
tra la domanda delle imprese e l'offerta universitaria, come
fattore fondamentale per lo sviluppo socio-economico dei vari
contesti locali.
Accordo di Programma
tra
CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane
e
Unioncamere, Unione Italiana delle Camere di Commercio,
Industria, Artigianato e Agricoltura
La Conferenza dei Rettori
delle Università Italiane, indicata nel prosieguo
come "CRUI", con sede in Roma, Via Salaria 113, nella
persona del Presidente
Paolo Blasi
e
l'Unione Italiana delle
Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura,
indicata nel prosieguo come "UNIONCAMERE", con sede in
Roma, Piazza Sallustio 21, nella persona del Presidente
Danilo Longhi
Premesso
che il raccordo tra
mondo accademico e mondo aziendale è considerato
di particolare importanza per azioni mirate allo sviluppo
economico e sociale, con specifico riguardo alla qualificazione
delle attività formative, di ricerca e di innovazione
condotte sia in ambito universitario che in ambito produttivo;
che la CRUI è
espressione del Sistema Universitario nel suo complesso,
delle sue articolazioni e delle Università, nonché
sede di raccordo degli Atenei italiani;
che UNIONCAMERE ha un
compito di cura e rappresentanza degli interessi generali
delle Camere di Commercio e a tal fine cura i rapporti
nazionali e internazionali con le istituzioni, promuove
e realizza iniziative a sostegno dell'attività
del Sistema Camerale in tutte le sue articolazioni funzionali;
che le profonde innovazioni
legislative intervenute negli ultimi anni, a partire
dalla legge sull'Ordinamento Universitario (L. 341/90)
e dalla legge di riforma del Sistema delle Camere di
Commercio (L. 580/93), fino alla recente legge sul Decentramento
amministrativo (L. 59/97), evidenziano un riconoscimento
più ampio del ruolo delle Università e
delle Camere di Commercio quali autonomie funzionali,
disegnando un nuovo sistema di rapporti più esteso
e collaborativo in un'ottica di potenziamento delle
realtà territoriali ed economiche la cui cura
è ad essi affidata;
che emerge sempre più
la consapevolezza, confermata nella proposta della Commissione
Bicamerale per le riforme istituzionali, di una nuova
Forma dello Stato nella quale, accanto alla piena valorizzazione
dei Comuni, delle Province e delle Regioni, si affianca
il riconoscimento delle autonomie funzionali tra le
quali rientrano a pieno titolo le Università
e le Camere di Commercio.
Preso atto
del forte radicamento
che le Università e le Camere di Commercio hanno
sul territorio: le prime per il ruolo e le funzioni
esercitate nel campo della formazione superiore e della
ricerca scientifica e tecnologica; le seconde poiché
svolgono funzioni di interesse generale per il sistema
delle imprese curandone lo sviluppo nell'ambito delle
economie locali;
che nell'attuale situazione
economica è necessario e determinante un produttivo
incontro tra istituzioni formative e di ricerca ed imprese
per l'attivazione di ogni sinergia al fine della utilizzazione
ottimale delle risorse e delle potenzialità del
territorio;
che per la proficua
realizzazione di tale incontro le Camere di Commercio
possono sempre più esercitare un significativo
ruolo di mediazione attiva e propositiva tra istituzioni
formative e di ricerca e mondo delle imprese;
che già numerose
significative intese sono state raggiunte a livello
locale tra Università e Camere di Commercio ai
fini dello sviluppo del territorio, che le Camere di
Commercio sono presenti nei Consigli di Amministrazione
di vari atenei e che il Sistema Camerale e le Università
hanno sviluppato negli anni passati numerose iniziative
formative rivolte al mondo aziendale e alla qualificazione
di imprenditori, manager, quadri e tecnici;
che tra UNIONCAMERE
e CRUI si è iniziata una proficua collaborazione
nel campo dei Diplomi Universitari per rafforzarne il
carattere professionalizzante.
CRUI ed UNIONCAMERE convengono quanto segue, impegnandosi
reciprocamente a:
sviluppare e definire,
con singole intese operative, modalità e forme
di attuazione del presente accordo, in particolare nei
seguenti settori prioritari:
analisi dei fabbisogni
formativi e professionali;
formazione, aggiornamento
ed orientamento professionale ed imprenditoriale;
programmi di ricerca
finalizzata all'applicazione dei risultati;
diffusione e trasferimento
delle tecnologie;
informazioni, consulenze
ed assistenza scientifico-tecnologica;
attività
di laboratorio e certificazione;
attività
di studio, ricerca ed informazione, anche attraverso
lo scambio delle conoscenze derivanti dalla realizzazione
di banche dati;
promuovere azioni comuni
tese a rendere gli interventi formativi di livello universitario
più consoni alle esigenze del territorio ed, in
particolare, a dare risposta ai bisogni di formazione
presenti nel mondo aziendale ed imprenditoriale;
impegnarsi a favorire
una maggiore flessibilità dell'offerta formativa
attraverso interventi coerenti con la domanda espressa
dal territorio e dal mondo produttivo;
ampliare, nel campo della
formazione, le esperienze positive di collaborazione già
in atto, con riferimento in particolare ai seguenti ambiti:
organizzazione dei
Diplomi Universitari per migliorare la rispondenza
degli stessi all'evoluzione dei contenuti e dei fabbisogni
professionali;
revisione dei percorsi
formativi di laurea e post-laurea, sia per quanto
riguarda il dottorato che le scuole di specializzazione,
per favorire il collegamento con il mondo del lavoro;
definizione di nuove
forme di offerta didattica, compreso l'insegnamento
a distanza tramite l'adozione di metodologie e strumenti
interattivi e multimediali;
promozione dell'alternanza
attraverso il ricorso generalizzato, in tutti i livelli
della formazione universitaria, a moduli didattici
di "cultura d'impresa", stages e tirocini
formativi in azienda;
partecipazione all'attività
didattica anche di componenti non accademiche;
orientamento universitario
e professionale degli studenti;
iniziative di aggiornamento
e formazione permanente;
innovazione dei curricula
e sperimentazione di sistemi per la certificazione
delle competenze ed il riconoscimento di crediti formativi;
promuovere azioni che
conducano ad investire maggiori risorse nel campo della
formazione, della ricerca e dell'innovazione tecnologica,
sia da parte pubblica che da parte del sistema produttivo;
favorire una maggiore
collaborazione tra Università e Sistema Camerale
per la partecipazione a programmi e progetti formativi
e di ricerca finanziati dall'Unione Europea;
favorire, a livello locale,
accordi specifici di collaborazione, anche a lungo termine,
tra Università e Camere di Commercio per la realizzazione
di iniziative orientate alla formazione continua del mondo
imprenditoriale;
favorire, anche con la
creazione di apposite strutture miste, la realizzazione
di iniziative volte alla promozione dell'occupazione nel
settore della ricerca, finalizzate all'avviamento di titolari
di diploma universitario, di laureati e di dottori di
ricerca ad attività di ricerca, nonché alla
sperimentazione, nell'ambito di attività per il
trasferimento tecnologico, di modalità di scambio
temporaneo di ricercatori, tecnologi e tecnici di ricerca
tra Università, strutture specializzate del Sistema
Camerale e piccole e medie imprese;
promuovere occasioni di
riflessione, dibattito ed approfondimento sulla storia,
i concetti, i ruoli ed i compiti operativi delle autonomie
funzionali, sia in Italia che all'estero, anche stimolando
la realizzazione di appositi studi comparativi a livello
europeo e l'assegnazione di tesi di laurea su tali argomenti;
sviluppare le iniziative
nei settori richiamati ai punti precedenti, sia promuovendone
l'attivazione da parte di Università e Camere di
Commercio, sia, in un'ottica di sussidiarietà,
operando direttamente, anche avvalendosi dei rispettivi
organismi operativi ed articolazioni funzionali nei diversi
settori;
diffondere i contenuti
del presente accordo e gli obiettivi in esso perseguiti.
A tal fine, saranno congiuntamente individuate le iniziative
più opportune sul piano scientifico, culturale
e dell'informazione;
creare un collegamento
permanente tra i due organismi per la promozione di iniziative
coerenti con il presente accordo, favorendo momenti di
incontro e forme organizzative che consentano di sviluppare
il rapporto tra Università ed imprese. In particolare:
attivare tavoli locali
permanenti di analisi, proposta, monitoraggio e valutazione
tra Università ed organismi camerali;
definire sedi di raccordo,
scambio e collaborazione capaci di garantire il massimo
di informazione e di sinergie tra università
e settori produttivi;
promuovere e diffondere
la creazione di accordi tra organismi camerali, Università,
imprese e loro rappresentanze, nonché altri
partners interessati;
realizzare verifiche
periodiche sulle iniziative intraprese e promuovere
forme di raccordo e collegamento di tali iniziative
a livello delle associazioni regionali e locali;
organizzazione di
una convention, con cadenza annuale, per l'esame
dei risultati e delle prospettive di sviluppo del
presente accordo;
istituire una Commissione
paritetica composta di 6 membri con il compito di individuare,
promuovere e verificare le fasi e le modalità di
attuazione del presente accordo e delle intese operative
conseguenti nonché di monitorarne periodicamente
i risultati.
Il presente Accordo non comporta
impegni finanziari prima della definizione delle singole
intese.