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COMITATO
DI PRESIDENZA
10 ottobre 2001 |
Mercoledì
10 ottobre 2001, alle ore 15.00, si è riunito il Comitato di Presidenza
della CRUI presso il salone del rettorato dell'Università di Torino
(Via Verdi n. 8, Torino), con il seguente ordine del giorno:
1.
Comunicazioni Sono presenti i rettori: Modica, Bertolino, Cannata, Marchesini, Pecere, Pontremoli, Schmid, Tosi. 1. Comunicazioni 2.
Approvazione verbale seduta precedente 3. Legge
Finanziaria 2002 e altri provvedimenti legislativi
Il 29 settembre è stato presentato dal Consiglio dei Ministri il
disegno di legge sulla finanziaria 2002 (Atto Senato n. 699).
Dal punto di vista normativo, l'art. 12 fa divieto per l'anno 2002 alle
università di assumere personale tecnico e amministrativo a tempo
indeterminato. Questa norma dovrebbe spingere le università a fare
solo contratti a tempo determinato oppure ad utilizzare risorse in outsourcing
ma, in molti casi, ciò è impossibile per la specificità
e non standardizzazione dei compiti universitari, oppure è molto
costoso. Il Rettore Cannata propone di attivarsi al più presto per sensibilizzare i responsabili per l'istruzione di ciascun partito nonché le commissioni cultura di Camera e Senato affinché si possa intervenire su questa finanziaria.
Il Rettore Tosi ricorda che nel Libro Bianco della CRUI dello scorso marzo si chiedeva di considerare l'università come una risorsa strategica del Paese, a fronte di una serie di impegni: tali impegni sono stati mantenuti dagli atenei, mentre la risposta del Governo delinea una situazione preoccupante. La sua proposta è di avviare una forte azione di sensibilizzazione, anche a livello pubblico e di comunicazione di massa. Il Rettore Pontremoli ritiene più opportuno che i vertici della CRUI (Presidente e Vice Presidenti) discutano al più presto con il Ministro dell'Università i problemi posti da questa legge finanziaria. La posizione deve essere discussa con il nostro interlocutore ufficiale, che è il Ministro Moratti. Il Rettore Pecere ritiene che la CRUI dovrebbe avere il coraggio di porsi come rappresentante di 1.700.000 studenti e delle loro famiglie, di denunciare con forza la preoccupante situazione in cui si viene a trovare l'università e di assumersi un ruolo di traino in una eventuale protesta, da attuare a livello di sistema universitario complessivo.
Il Rettore Schmid ricorda che le dichiarazioni di principio sul valore della società dell'informazione e sul valore della formazione e della ricerca come risorse strategiche del Paese si sono moltiplicate nel tempo da parte di tutte le forze politiche, ma anche che parimenti tale dichiarazioni sono state sistematicamente disattese. Questo lascia presumere che per le tradizionali vie istituzionali i risultati non possano comunque essere duraturi: la riflessioni da fare è dunque molto più profonda e ampia sulla competitività con il settore privato della formazione.
Il Rettore Bertolino concorda sulla necessità che la CRUI debba farsi in questo momento portavoce delle esigenze e dei diritti degli studenti, ma con l'equilibrio necessario affinché la situazione non venga strumentalizzata da elementi sovversivi all'interno della composizione studentesca.
Il
Presidente concorda sul fatto che il primo atto debba essere un contatto
diretto con il Ministro, per discutere sulla legge finanziaria e per rappresentare
lo stupore della CRUI per la presenza di norme penalizzanti, come quella
sul blocco delle assunzioni, e di impegni di finanziamento altrettanto
penalizzanti. Sarà infatti necessario dimostrare che questo è
un atto che purtroppo rappresenta l'evoluzione di una disattenzione costante
al problema dell'università che si trascina da molti anni (e che
si riconferma anche con il nuovo governo) e che soprattutto dimostra uno
scollamento tra le dichiarazioni di principio delle istituzioni e gli
atti pratici normativi.
Il
Comitato dà mandato al Presidente di predisporre un documento schematico
e preciso per il Ministro, in cui le affermazioni siano circostanziate
da cifre e calcoli precisi.
Per quanto riguarda gli altri provvedimenti normativi recenti, neanche il d.d.l. "Disposizioni concernenti la scuola, l'università e la ricerca scientifica", approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 settembre 2001, può lasciare soddisfatto il sistema universitario. Il Presidente propone di avviare un'attività di sensibilizzazione presso i parlamentari per proporre adeguati emendamenti a questo disegno di legge, nonché per riaffermare la necessità che venga inserita una norma che stabilisca che l'elettorato attivo e la composizione degli organi collegiali deve rimanere di esclusiva competenza degli atenei (richiamando anche l'impegno che in tal senso aveva assunto il Ministro Moratti durante l'Assemblea Generale del 27 settembre). 4. Ricerca
Il Rettore Pontremoli illustra il documento - da lui predisposto - relativo
a "Proposte per la riorganizzazione della struttura e dei finanziamenti
del Sistema Nazionale della Ricerca universitaria", che prende le
mosse dallo schema generale di ristrutturazione del sistema della ricerca
universitaria elaborato dalla CRUI nel 1995 . Il Presidente
Modica concorda sull'impostazione del documento, e sul principio di sviluppare
la ricerca nazionale attraverso al costruzione di singoli progetti. Il
migliore contributo che la CRUI possa ora dare è quelli di impostare
un documento operativo su come costruire un sistema ricerca basato su
questa ipotesi. Il Comitato
concorda sul fatto che il documento, pur ancora nella forma di bozza,
costituisce il punto di riferimento e di partenza della CRUI per proporre
un rinnovamento del sistema della ricerca e l'individuazione di risorse
aggiuntive. Il Comitato concorda sull'opportunità di diffondere il documento a tutti i rettori e ai delegati rettorali per la ricerca, chiedendo di formulare eventuali osservazioni o suggerimenti. Il Rettore Pontremoli elaborerà in seguito una proposta di progetto, che verrà sottoposta all'attenzione di uno dei prossimi Comitati di Presidenza e in seguito all'Assemblea Generale. 5. Abrogazione
del valore legale del titolo di studio
Il tema, emerso durante la precedente riunione del Comitato, presenta
un duplice aspetto: quello strettamente giuridico del valore del titolo
e quello di requisito minimo di accesso a certe professioni. Infatti nessuna
istituzione può rilasciare titoli aventi valore legale senza l'autorizzazione
del Ministero: in Italia, quindi, le parole "università"
e "laurea" sono vincolate all'approvazione ministeriale. Liberalizzando
il valore legale del titolo, si rischia il proliferare di istituzioni
che si definirebbero "università" e che renderebbero
il mercato della formazione estremamente confuso.
Il Presidente propone di avviare una riflessione sul tema, soprattutto
nella prospettiva di predisporre un documento apposito da presentare nelle
opportune sedi di riferimento, per riaffermare alcuni concetti di base: - si potrebbe studiare come rendere il valore legale effettivamente meno rigido, magari ipotizzando da un lato uno snellimento dei vincoli dati dalle classi e dall'altro che alcuni titoli rimangano al di fuori del valore legale. 6. Trattamento
economico personale CRUI/Fondazione 7. Varie
ed eventuali Il Presidente informa di aver avuto di recente un incontro con l'Ambasciatore Cileno e con il Presidente del Consiglio dei Rettori delle Università Cilene. La delegazione cilena ha proposto un accordo quando tra le due Conferenze per la promozione e il sostegno di attività di reciproco interesse nel settore della cooperazione interuniversitaria. Il Presidente sottopone ai presenti una bozza di accordo, chiedendo di valutarne i contenuti. Il Rettore
Cannata riferisce sugli ultimi sviluppi relativi alla trattativa sul diritto
d'autore. La CRUI ha infatti promosso lo scorso 20 settembre una riunione
di coordinamento con i rappresentanti degli altri enti coinvolti nella
trattativa con la SIAE per la definizione dei compensi per la riproduzione
di opere coperte da diritto effettuate all'interno delle biblioteche:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MBAC) e Conferenza
dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome.
IL
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