Il valore dell'autonomia. L'autonomia didattica
peruna nuova Università
A cura di Giorgio Mosconi e Emanuela Stefani
Roma, 1 - 2 aprile 1998
Presentazione
Paolo Blasi
Rettore Università
degli Studi di Firenze
Presidente Conferenza dei
Rettori
Il Convegno Nazionale organizzato
nei giorni 1-2 aprile 1998 dalla CRUI, Conferenza dei Rettori
delle Università Italiane, presso l'Università
degli Studi di Roma «Tor Vergata» ha visto riunito
tutto il mondo accademico nazionale per dibattere il tema dell'autonomia
didattica. La numerosa e attenta partecipazione testimonia come
tale tema riguardi l'intero sistema universitario e direttamente
tutti coloro che vivono all'interno delle Università;
non è stato così per l'autonomia budgettaria che
riguardava esclusivamente i Rettori e i Direttori amministrativi
né per quella statutaria che ha coinvolto principalmente
i senati accademici.
Il Convegno è stato incentrato
sul documento elaborato dalla Commissione ministeriale coordinata
da Guido Martinotti, che è stato oggetto di valutazione,
di apprezzamenti e critiche in tutti gli Atenei. Il documento,
volutamente aperto alla discussione, affronta problemi reali
e indica soluzioni concrete e innovative, oggetto di un vivace
ed ampio dibattito all'interno delle singole facoltà
e degli Atenei.
La Conferenza dei Rettori, organizzando
questo Convegno, si era posta l'obbiettivo di raccogliere i
contenuti dei dibattiti che si sono svolti negli Atenei nei
primi tre mesi dell'anno, di enucleare i suggerimenti e le critiche
più incisive al fine di far convergere il dibattito stesso
verso soluzioni univoche.
Dal Convegno, in estrema sintesi,
è emerso che le novità previste nella bozza «Martinotti»
sono utili e realizzabili ma con gradualità e flessibilità
e senza coercizioni.
Due sono i punti importanti da
sottolineare:
la Conferenza dei Rettori
sostiene l'applicazione delle innovazioni descritte in seguito,
ma ritiene che l'impulso questa volta debba venire dal basso
e non dall'alto: cioè è il mondo universitario
in tutte le sue articolazioni che dovrà individuare
gli obbiettivi nuovi e valutare la possibilità di
raggiungerli;
l'accettazione, da parte
del mondo accademico, del processo di cambiamento proposto,
ma anche la richiesta di poter procedere con la dovuta gradualità,
acquisendo le risorse necessarie; argomento molto delicato
che non è stato oggetto specifico di questo Convegno,
ma che è stato già affrontato con il Presidente
del Consiglio On. Romano Prodi, nell'incontro del 19 marzo
`98 con il Comitato di Presidenza della CRUI.
In particolare, l'attenzione del
mondo accademico e soprattutto della CRUI si è concentrata
sull'autonomia dal basso, ossia su «chi» propone
e «come» propone, identificando quindi un governo
del sistema e facendo emergere finalmente come le innovazioni
potranno essere attuate e soprattutto da chi.
I temi specifici trattati sono
stati la flessibilità e la durata dei corsi di formazione
e, più nello specifico, i moduli nonché i percorsi
formativi e l'applicazione dei crediti.
Inoltre, è stato affrontato
il tema dei rapporti del sistema universitario con altri livelli
di istruzione (scuola secondaria superiore), con il mercato
ed il mondo del lavoro, con l'impreditoria in genere, soffermandosi
sull'educazione permanente (lifelong learning).
Importantissimi anche gli interventi
sull'orientamento e la valutazione. L'orientamento perché
un giusto indirizzo degli studenti ridurrà il famigerato
drop- out di cui soffre tutto il sistema ed anche perché
tra le innovazioni del Ministero è previsto che verrà
sperimentato, già da quest'anno, un nuovo sistema di
preiscrizione all'università fin dal quarto anno della
scuola superiore, dando ai ragazzi anche la possibilità
di iscriversi via Internet.
Circa la valutazione, la Conferenza
dei Rettori sostiene che la qualità è un diritto
e non un privilegio e sull'onda di questo slogan intende muoversi.
La CRUI ha lavorato molto sulla valutazione, ha portato avanti
una serie di sperimentazioni che ci permettono oggi di sostenere,
con una certa tranquillità, che il sistema universitario
italiano è pronto per un sistema di valutazione nazionale,
e il documento «Martinotti» offre delle interessanti
aperture in questo senso.
Ultimo, ma non meno importante
punto affrontato, è stato quello sugli scenari organizzativi.
In realtà si è parlato soprattutto dell'evoluzione
del rapporto tra studenti e istituzione, dell'ipotesi di ricondurlo
ad un «contratto», ipotesi criticata dagli studenti.
Questo Convegno ha costituito
il punto finale di una serie di lunghi dibattiti, ma soprattutto
è stato il punto di partenza per la predisposizione dei
decreti ministeriali attuativi della legge «Bassanini
2», nella parte che introduce l'autonomia didattica. La
Conferenza dei Rettori ha chiesto e ottenuto dal Ministro Berlinguer,
e perciò lo ringrazio, di aspettare lo svolgimento del
Convegno prima di emanare i previsti decreti in modo da potersi
avvalere anche dei suggerimenti che sarebbero emersi alla fine
di questi due giorni.
Sommario
Presentazione
Paolo Blasi
Apertura del convegno
Alessandro Finazzi Agrò
Indirizzi di saluto
Paolo Blasi
Introduzione ai temi del convegno
Luigi Berlinguer
I SESSIONE
Relazioni
Autonomia dal basso
Biancamaria Bosco Tedeschini Lalli
Flessibilità e durata
Matilde Callari Galli
L'Università nel sistema dell'educazione
superiore
Rodolfo Zich
Orientamento
Alberto Febbrajo
Valutazione
Luciano Modica
Scenari organizzativi
Enrico Rizzarelli
Interventi programmati
Presupposti e strumenti per l'attuazione dell'autonomia
didattica
Francesca Farabollini
La transizione verso l'autonomia
Alessandro Sinatra /Gianfranco Rebora
Università: più flessibilità
è necessaria
Luigi Paganetto
Anno iniziale a valenza plurima
Giunio Luzzatto
Università Italiana e crediti
Pier Giorgio Lignola
Crediti sì, crediti no, crediti come
Giuseppe Ronsisvalle
La posizione di Azione universitaria sull'autonomia
didattica
Gian Luca Bianchi
Il principio di contrattualità nel rapporto
finale del gruppo di lavoro «Martinotti»
Gianfranco Denti
Il nuovo ruolo dell'alta formazione nella competitività
del sistema-Paese
Giuseppe Varaldo
L'autonomia universitaria e la valutazione europea
Maurizio Rispoli
II SESSIONE
Gruppi di lavoro
Autonomia dal basso
Sandro Pontremoli
Flessibilità e durata
Giorgio Federici
L'Università nel sistema dell'educazione
superiore
Lucio Delcaro
Orientamento
Raffaella Gherardi
Valutazione
Giuseppe Airoldi
Scenari organizzativi
Adriano De Maio
Interventi programmati
L'autonomia didattica nella facoltà di Medicina
e Chirurgia a «sovranità limitata»
Pietro Zangani
Flessibilità sperimentata in una facoltà
scientifica professionalizzante
Marina Dachà
Parere della Conferenza dei Presidi delle facoltà
di Architettura sul documento del gruppo di lavoro «Martinotti»
Marino Folin
La riforma del Corso di Laurea in Giurisprudenza
Antonio Padoa Schioppa
Quali strutture per gli studi di Ingegneria?
Salvatore Nicosia
Osservazioni e proposte del Collegio dei Presidi
di Ingegneria
Osvaldo De Donato
Una esperienza di formazione post-laurea nel settore
umanistico: problemi e prospettive
Aldo Venturelli
Riforma dell'Università: una posizione stranamente
costruttiva da parte degli studenti
Zeno Pacciani
Posizione della Confederazione degli studenti dell'Università
«Federico II» di Napoli
Fiorella Zabatta
Qualche osservazione relativa alle lauree scientifiche
nell'ambito dell'autonomia didattica
Giacomo Saban
Una migliore attenzione per le Università
del Mezzogiorno
Giovanni Cannata
La rete infrastrutturale della cultura
Franco Donato
Squilibri territoriali nella ripartizione del fondo
di trasferimento ordinario
Maria Svelto
Conclusioni
Luciano Guerzoni
ALLEGATI:
Allegato 1 - Altri contributi
Curricula inter-facoltà
Michele Abrusci
Orientamento
Milena Bandiera
Autonomia nel reclutamento degli studenti di dottorato
Roberto Iengo
Autonomia: un metodo fondamentale ma delicato
Aldo Lepidi
Riflessioni sulle future prospettive dell'orientamento
universitario e pre-universitario
Anna Pasquazi
L'università e l'orientamento
Vincenzo Perciavalle
Allegato 2 - Elenco dei contributi elaborati dal
mondo universitario