CAMPUS:
Metodologia ed organizzazione delle attività di valutazione
dei Diplomi Universitari
L. Angelini - G. G. Caccia
- C. Marinucci - L. Modica - M. F. Romano - E. Stefani
Guida per i partecipanti
novembre 1996
Conferenza dei Rettori delle
Università Italiane
Introduzione
Nel febbraio 1996, con il lancio
del Progetto CAMPUS, la CRUI invitò tutti coloro che sarebbero
stati coinvolti nel Progetto ad accogliere la sfida della valutazione
della qualità dell'insegnamento universitario.
Molto è stato fatto in questi
ultimi anni perché il sistema universitario italiano recuperi,
rispetto ad altre realtà europee, forza nell'approntare
un sistema di valutazione di efficienza e di efficacia che permetta
agli enti finanziatori ed agli utenti un corretto controllo della
gestione degli investimenti e delle contribuzioni versate. Basti
citare la L. 537/93 di accompagno alla Finanziaria che ha sancito
l'autonomia finanziaria delle università e il D.M. 22/2/96
istitutivo dell'Osservatorio per la Valutazione del Sistema Universitario.
L'esperienza di CAMPUS, di per sé
innovativa in quanto "costringe" l'università
ed il sistema delle imprese ad un reciproco coinvolgimento su
un tema "sperimentale" per gli atenei qual è
la formazione professionale, ha permesso di utilizzare i 51 D.U.
finanziati (delle 24 unità coinvolte) come terreno di sperimentazione
su un tema così delicato e su vasta scala.
Il disegno complessivo e l'attività
formativa dei diplomi universitari sostenuti in CAMPUS hanno,
infatti, costituito, da un lato, un'importante occasione di reale
innovazione nell'istruzione universitaria italiana, dall'altro,
un'occasione per affrontare il tema del controllo dei risultati
e della valutazione della qualità. Ciò ha permesso
di trasmettere agli allievi la sensazione di essere seguiti in
un processo che li vede protagonisti, e di stimolare i docenti
ad una forte attenzione ai temi generali e specifici di una formazione
innovativa decisamente professionalizzante, oltre che rassicurare
il mondo del lavoro sulla reale proiezione esterna della formazione,
coinvolgendolo nella scommessa occupazionale che riguarderà
i diplomati, di oggi e del prossimo futuro.
Occorre forse qui ricordare che
la metodologia utilizzata è stata maturata da una precedente
esperienza svolta dalla CRUI nell'ambito di un progetto pilota
europeo sulla valutazione della qualità nel settore dell'istruzione
superiore. Due gli aspetti di questa metodologia da evidenziare :
la previsione dell'autovalutazione da parte della singola struttura formativa (in questo
caso del diploma), che consiste in un rapporto scritto redatto
in base ad una griglia predeterminata di argomenti e dati numerici
(presentata nel documento del febbraio '96); la valutazione esterna della medesima struttura ottenuta attraverso la visita
in loco di esperti, che si concretizza in un rapporto di valutazione
che prende spunto dal rapporto di autovalutazione e dalle opinioni
maturate durante la visita. Pertanto la valutazione non si riduce
a dati ed indicatori quantitativi ma presenta un'esposizione di
tipo analitico e qualitativo. Si noti che ogni gruppo di esperti
che ha proceduto alle visite in loco ed alla valutazione esterna
era composto da membri provenienti, oltre che dall'università,
dal mondo del lavoro e dalle associazioni professionali.
L'esistenza a priori di una rete
di atenei interessati a sviluppare un progetto comune qual è
CAMPUS ha garantito al meglio il funzionamento della metodologia
europea assicurando un equilibrio tra il delicato meccanismo dell'autonomia
di ogni singola sede e la disponibilità dei valutatori
esperti provenienti da sedi diverse. È fondamentale notare
che la metodologia seguita, coerentemente alle linee guida definite
in CAMPUS, non ha lo scopo di fare valutazioni comparative di
qualità tra i diplomi, bensì di offrire ad ogni
DU la possibilità di valutare la propria qualità
mediante una tecnica sufficientemente oggettiva e di dimensione
europea, scindendo la professionalità e la dedizione con
la quale opera il corpo docente, che non è oggetto della
valutazione, da come il diploma è organizzato, strutturato,
risponde alle indicazioni di CAMPUS, è controllato, ha
attivato sistemi di autocontrollo e di miglioramento ed ha adottato
quanto necessario per superare/affrontare eventuali vincoli che
oggi caratterizzano le procedure e le norme specifiche del mondo
universitario.
Si sottolinea, quindi, che le valutazioni
non riguardano assolutamente la capacità didattica dei
singoli docenti, né i contenuti degli esami cui sono sottoposti
gli studenti e le reali conoscenze e capacità dei diplomandi.
Tra l'altro, come evidenziato dall'esperienza svolta nel primo
anno di attivazione di CAMPUS, questa metodologia ha innescato
una sorta di fertilizzazione incrociata che ha moltiplicato i
risultati per il solo fatto che si è proceduto concretamente
ad una valutazione della qualità con la partecipazione
di esperti di altri atenei. In tal senso è stata particolarmente
felice la situazione che ha visto molti dei percorsi formativi
proposti in CAMPUS ripetersi in diverse sedi universitarie, dalle
caratteristiche accademiche e di bacini socio-economici ben differenziati.
Le attività di valutazione
del Progetto CAMPUS, infine, hanno raccolto interesse ed impegno
in coloro che hanno partecipato ed hanno messo a confronto due
mondi (università/impresa) che per troppo tempo hanno svolto
un dialogo tra sordi, riscoprendo la ricchezza di una reciproca
collaborazione. La composizione mista dei gruppi di valutazione
esterna (peer review), infatti, ha offerto un'occasione
per riflettere, anche a livello locale, sull'opportunità
di coniugare cultura scientifica e cultura del lavoro, in sereno
confronto tra il mondo accademico che, grazie all'autonomia, ha
oggi un nuovo modo di porsi rispetto alla società ed al
contesto territoriale ed economico nel quale si trova ad operare
ed il mondo imprenditoriale cui il livello e la complessità
delle conoscenze scientifiche oggi necessarie al sistema produttivo
rendono la collaborazione con l'università davvero strategica.
Prof. Luciano Modica
Responsabile Attività
di Valutazione della CRUI
Indice
Introduzione
Principi guida
A Autovalutazione
I Composizione del gruppo di autovalutazione
II Formazione degli autovalutatori
III Guida alla stesura del rapporto di autovalutazione
IV Rapporto di autovalutazione
V Lista di controllo per l'autovalutazione
e modalità d'uso
B Valutazione esterna (peer review)
I Composizione del gruppo di esperti esterni
II Aggiornamento degli esperti esterni
III Preparazione della visita in loco
IV Visita in loco
V Lista di controllo per la valutazione e modo
di impiego
VI Rapporto di valutazione
C Parere sulla metodologia applicata
D Rapporto finale
Diffusione e valorizzazione dei rapporti
Calendario delle attività
ALLEGATO 1: Guida alla stesura del rapporto di autovalutazione
ALLEGATO 2: Lista di controllo per l'autovalutazione