Mozione
approvata all'unanimità
dall'Assemblea Generale della CRUI
Roma, 21 ottobre 1999
La Conferenza dei Rettori ha da tempo enunciato gli obiettivi
e i principi che dovrebbero ispirare la regolamentazione del nuovo rapporto
fra Università e SSN:
- Confermare
il ruolo esclusivo dell'Università nella formazione del medico e il suo ruolo
fondamentale nella ricerca biomedica;
- Rafforzare,
attraverso l'armonizzazione delle funzioni di formazione, ricerca e
assistenza, la collocazione della Facoltà di Medicina nell'Università, in
quanto suo patrimonio irrinunciabile;
- Fare
sì che la programmazione della Facoltà di Medicina, ove comporti implicazioni
assistenziali, non possa prescindere dalla concreta possibilità, verificata
nei protocolli di intesa fra Università e Regione, di assicurarle;
- Fare
in modo che le attività assistenziali della Facoltà di Medicina siano coerenti
e commisurate con i compiti istituzionali di formazione e di ricerca e con gli
obiettivi del SSN e che siano espletate in aziende che abbiano appunto la
speciale missione di renderle con essi armoniche (le Aziende miste e i
Policlinici a gestione diretta, per diverse ragioni, non hanno risposto bene a
questa missione);
- Ottenere
che il modello aziendale in cui opera la Facoltà di Medicina sia unico in
tutte le sedi come missione e flessibilità organizzativa, pur nelle possibili
diverse articolazioni e nella diversa tempistica di realizzazione in rapporto
alle peculiarità delle sedi;
- Tendere
ovunque all'organizzazione in dipartimenti, caratterizzati dall'intento di
creare sinergie tra le attività formative, scientifiche ed assistenziali,
strutturati in centri di responsabilità, ma senza frammentazioni in unità con
autonomia di servizi, che invece debbono essere comuni nei dipartimenti
(gestione budgetaria);
- Eliminare
le equiparazioni economico-giuridiche di cui all'art. 102 del 382/80 fra
personale universitario e personale del SSN, in modo da recuperare pienamente
lo stato giuridico universitario, fermo restando l'obbligo di rispettare le
regole del SSN sul corretto, efficace ed efficiente assolvimento delle
funzioni assistenziali;
- Finanziare
le aziende in cui opera la Facoltà di Medicina, tenendo conto dei maggiori
costi dovuti alla coesistenza dei compiti assistenziali con quelli di
formazione e di ricerca;
- Remunerare
il servizio assistenziale prestato alle aziende dal personale medico
universitario in quanto di esso usufruisce il SSN (evitando inutili duplicazioni);
- Valutare
e incentivare la qualità dei tre compiti svolti da ogni docente universitario
medico in relazione non solo ad ognuno di essi, ma anche alla loro armonizzazione.
Tutto questo tende a mettere la Facoltà di Medicina nelle
condizioni di dedicarsi sia alla formazione del medico, ai fini di creare un
rapporto medico-paziente che si basi sul sapere e saper essere del medico, sia
alla ricerca scientifica, unica possibile risposta etica ed economicamente
compatibile ai crescenti, giusti bisogni di salute dei cittadini.
La Conferenza dei Rettori dà mandato al Presidente e al
Rettore Tosi di perseguire ogni via possibile per portare all'attenzione del
Consiglio dei Ministri l'urgenza di difendere l'Università e il suo ruolo
nella formazione e nella ricerca mediche. E' una difesa che riguarda l'intero
sistema perchè non è possibile rassegnarsi a veder applicate alle università
norme estranee all'ordinamento universitario che tendono a limitare gli spazi
di autonomia costituzionalmente garantiti.