La Conferenza dei Rettori, presa visione del disegno di legge AS 373 nella parte (articolo 7) che riguarda "Nuove regole sulla proprietà intellettuale di invenzioni industriali", pur apprezzando l'intento governativo di chiarire la complessa normativa dei brevetti derivanti da ricerche universitarie e di incentivare, premiando anche economicamente, il ricercatore autore di invenzione, esprime perplessità sul testo proposto.
Infatti, mentre è pienamente accettabile che il professore o ricercatore universitario possa godere di una congrua parte dei frutti economici dell'invenzione di cui è autore, non appare accettabile che ne sia proprietario esclusivo quando salari, supporti logistici, mezzi tecnici sono messi a disposizione e pagati dall'università, pubblica o privata che sia.
Inoltre una simile scelta, lungi dal promuovere nelle università le ricerche applicate di interesse industriale, potrebbe paradossalmente sortire l'effetto opposto. Infatti si perderebbe in parte l'interesse dell'ateneo a finanziare le ricerche applicate, graverebbero sui ricercatori le ingenti spese di brevettazione (attualmente sostenute quasi sempre dagli atenei quando il brevetto è adeguatamente protettivo a livello internazionale), si ridurrebbe di conseguenza il numero di risultati brevettati, si allontanerebbero i finanziamenti delle imprese alla ricerca universitaria perché l'impresa finanziatrice potrebbe risultare esclusa dai vantaggi economici derivanti dall'invenzione (quella intellettuale è sempre e comunque dell'autore).
Ma soprattutto si interromperebbe il percorso di innovazione che la maggior parte degli atenei ha già autonomamente intrapreso istituendo uffici di rapporti con le imprese (ILO - Industrial Liason Office), fondando imprese di spin-off, regolamentando a favore dei propri docenti le autonome normative sui brevetti. Ci si allontanerebbe anche dalla situazione internazionale che in USA (col famoso e innovativo Bayh-Dole Act), in Gran Bretagna, in Olanda e in molti altri Paesi vede sempre l'università proprietaria del brevetto seppure con congrui benefici economici per l'autore.
La Conferenza dei Rettori suggerisce pertanto di modificare il disegno di legge sulla base dei seguenti principi: