Riunione della Commissione dei delegati rettorali per i musei, gli archivi e i centri per le collezioni universitarie
di interesse storico-scientifico

Roma, 26 settembre 2001



La riunione, indetta dal Rettore Marchesini - coordinatore della Commissione - per fare il punto sulla situazione dei lavori dopo la pausa estiva, viene presieduta, per un improvviso impegno del Rettore, dal delegato rettorale dell'Università di Padova, Prof. Giulio Peruzzi.

La riunione inizia alle ore 11.00; all'ordine del giorno i seguenti punti:

1. Catalogazione dei Musei Scientifici di Ateneo;
2. Statuti e Regolamenti Generali di Ateneo;
3. Percorsi formativi del personale destinato alla cura e alla Direzione di musei e collezioni di interesse scientifico e storico-scientifico;
4. Avvio dell'elaborazione del provvedimento quadro, contestualmente ad appositi memorandum d'intesa, come auspicato nella relazione del giugno 2000 della Commissione.


I presenti risultano dall'elenco allegato (all. 1)

Catalogazione dei Musei Scientifici di Ateneo
Il Prof. Garuccio, coordinatore dei lavori dell'apposito gruppo di studio, riassume brevemente le conclusioni cui si era giunti durante l'anno passato nell'intento di individuare un modello condivisibile per l'integrazione dei sistemi catalografici. Una catalogazione museale informatizzata consentirebbe infatti la razionalizzazione delle risorse, elemento fondamentale nella prospettiva di sviluppare un sistema museale universitario.

Il gruppo si era concentrato su seguenti aspetti:
1. individuare, per ogni tipologia museale, il numero minimo di campi necessari per procedere ad un inventario di "salvaguardia" del patrimonio storico-scientifico;
2. individuare, tra i sistemi di catalogazione già esistenti, quelli da suggerire alle realtà museali che si accingono solo ora alla catalogazione del patrimonio.

La Commissione, dopo ampio dibattito, accetta sostanzialmente i suggerimenti provenienti dal gruppo di lavoro:

(1) Dare veste definitiva a una scheda che racchiuda un numero minimo di campi comuni (fermo restando che è bene promuovere la schedatura completa dei beni sulla base degli standard nazionali e/o internazionali delle varie tipologie museali), anche nella prospettiva di inserire, a breve termine, nel sito della CRUI sui Musei e le Collezioni Universitarie un data-base in progressivo completamento che permetta un'agile individuazione dei beni presenti e della loro ubicazione, rivolto al più ampio pubblico e non solo agli addetti ai lavori.

(2) Sollecitare l'uso - in particolare nel caso dei musei e collezioni che iniziano solo ora il lavoro di catalogazione sistematica - per il confezionamento dei data-base dell'applicativo Microsoft Access, di più semplice e immediato impiego e comunque più idoneo di altri (del tipo MS DOS) per la futura costruzione di un data-base nazionale che probabilmente si orienterà su applicativi Oracle.
Là dove, come nel caso degli Orti Botanici, il data-base è già completo viene posta la questione di come procedere. Il Prof. Peruzzi suggerisce che il coordinamento delle varie catalogazioni possa avere come punto di riferimento la CRUI e quindi la Commissione, specie nel caso venga approvato l'accordo di Programma con il MIUR di cui si dà conto nel punto 4 dell'OdG. Nell'ottica di un data-base da inserire nel sito CRUI, sarà opportuno individuare un numero di campi ristretto di accesso pubblico, mentre le schede complete saranno acquisibili solo su richiesta.

Statuti e Regolamenti Generali di Ateneo
Da una prima ricognizione effettuata su quali atenei abbiano riconosciuto nei loro Statuti o Regolamenti Generali il ruolo dei musei e/o delle collezioni scientifiche e in che forma (all. 2), è emersa una notevole varietà di situazioni. Viene comunque avvertita a livello generale l'importanza che tali strutture siano riconosciute e valorizzate, per la loro funzione anche di supporto alla didattica e alla ricerca accademica, negli Statuti e nei Regolamenti.

Sarebbe inoltre necessaria una formalizzazione dello status dei musei in tutte le università come realtà autonome e indipendenti dai dipartimenti disciplinari (mentre dovrebbero afferire ai "centri museali"). Importante sarebbe anche che il complesso dei musei e collezioni universitarie possano avere una rappresentanza in seno agli Organi di governo dell'ateneo.

La Commissione auspica che il Coordinatore della Commissione, Prof. Marchesini, rappresenti queste esigenze in seno agli Organi direttivi della CRUI, facendosi portavoce dell'esigenza di inserire negli statuti di Ateneo un riconoscimento formale dello status e del ruolo delle collezioni e dei musei universitari.

Percorsi formativi del personale destinato alla cura e alla Direzione di musei e collezioni di interesse scientifico e storico-scientifico
Anche in merito ai percorsi formativi attivati dalle università per la formazione di personale dedicato ai musei, un'indagine preliminare ha rivelato l'estrema varietà di situazioni (all. 2): per lo più sono stati istituiti corsi master o post lauream, ma in alcuni casi anche corsi di laurea triennale nel settore museale. La maggior parte delle soluzioni vede però l'introduzione di singoli insegnamenti o moduli didattici all'interno di corsi di laurea di area umanistica o giuridica. In alcuni casi è contemplato anche un riconoscimento in CFU a percorsi professionali specifici anche realizzati dal settore extra accademico.

Alcuni problemi si potrebbero porre nella predisposizione degli ulteriori cicli di studio nel settore museale (lauree specialistiche, dottorati). Sarà quindi fondamentale un coordinamento a livello nazionale al fine di organizzare percorsi formativi dedicati, che tengano conto dell'effettiva esigenza del mercato del lavoro, ma anche della presenza in alcune sedi universitarie di importanti musei accademici. Nell'individuazione delle iniziative curriculari non va inoltre dimenticato il collegamento con le altre amministrazioni coinvolte (Ministero per i Beni Culturali, Ministero Università, Regioni).

Avvio dell'elaborazione del provvedimento quadro, contestualmente ad appositi memorandum d'intesa, come auspicato nella relazione del giugno 2000 della Commissione

Il Prof. Peruzzi informa che è in corso al MIUR, contestualmente all'incontro della Commissione, la riunione del Comitato Tecnico Scientifico del Servizio per lo Sviluppo e Potenziamento dell'Attività di Ricerca del MIUR (cui partecipa anche il Rettore Marchesini), per valutare le proposte di accordo di programma relative alle iniziative per la diffusione della cultura scientifica (L. 6/2000).
La CRUI ha infatti proposto uno studio di fattibilità finalizzato alla realizzazione del progetto di rete nazionale di sistemi museali di ateneo, secondo quanto già auspicato dalla Commissione dei delegati rettorali nel documento conclusivo del giugno 2000. La predisposizione del progetto di fattibilità verrà realizzato dalla CRUI attraverso l'attività dei vari delegati rettorali.
La CRUI darà tempestiva informazione degli esiti della selezione in corso presso il ministero.

La Commissione inoltre esprime, nel suo complesso, parere favorevole riguardo alla proposta di avviare l'elaborazione del provvedimento quadro, di cui alla Relazione della Commissione del 13 giugno 2000, "nel quale venga sancito il dovere dello Stato di garantire lo studio, la tutela, la valorizzazione e la diffusione della cultura scientifica e storico-scientifica in ogni suo ambito", contestualmente alla formale introduzione e riconoscimento a livello normativo nazionale dei musei e delle collezioni scientifiche universitarie. La presentazione del provvedimento quadro potrebbe avvenire tra giugno e luglio 2002.

Varie ed eventuali
Il Prof. Ambrosetti (delegato rettorale dell'Università di Perugia e già membro del Comitato di Settore sui beni archeologici del Consiglio Nazionale dei Beni Culturali), illustra alla Commissione gli esiti del lavoro di un gruppo di studio apposito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la definizione dei criteri tecnico-scientifici e degli standard per i musei. Il Prof. Ambrosetti sottolinea inoltre la necessità di un più stretto collegamento tra la CRUI (in rappresentanza del sistema universitario) e i Comitati di Settori del MBAC sia nella definizione di criteri e standard, sia per operare affinché vengano formalmente introdotti e riconosciuti a livello normativo nazionale lo status e il ruolo di "musei scientifici" anche ai musei e alle collezioni universitarie. Anche il ruolo primario delle università nella gestione e valorizzazione dei beni museali deve essere riaffermata e opportunamente inserita a livello normativo.
Questo presupporrebbe una riflessione approfondita sul concorso del MIUR e del MBAC nell'ambito delle attività dei musei e collezioni universitarie, sempre ferma restando la loro autonomia di gestione.

Il Prof. Cipriani sottopone alla Commissione una proposta di revisione della legge 6/2000 (all. 3), che ponga in evidenza l'obiettivo strategico di costruire un sistema nazionale di musei scientifici e storico-scientifici, collezioni e orti botanici universitari e che individui gli adeguati canali di finanziamento.

La Commissione auspica che il Rettore Marchesini possa farsi portavoce anche di queste specifiche esigenze presso gli Organi di Governo della CRUI al fine di sostenere una iniziativa di sistema verso le Amministrazioni di riferimento.

Il Prof. Peruzzi sollecita inoltre le varie sedi rappresentate nella Commissione ad aggiornare il sito della CRUI sui Musei (http://www1.crui.it/Musei), anche perché il lavoro di revisione del sito verrà ripreso a breve nell'ambito dei lavori relativi al progetto sul sistema museale nazionale, proposto dalla CRUI al MIUR e ricorda di inviare agli uffici della CRUI le informazioni richieste relative ai seguenti aspetti:
1. quali Atenei hanno riconosciuto nei loro Statuti o Regolamenti generali il ruolo dei musei e delle collezioni scientifiche e in che forma;
2. quali atenei hanno incluso nei Regolamenti didattici dei corsi di laurea (triennale) e di laurea specialistica percorsi formativi specifici per i futuri curatori e direttori di musei e collezioni scientifiche.

Non essendovi altri argomenti da trattare, la riunione termina alle ore 13.30.