DICHIARAZIONE CONGIUNTA DELLE CONFERENZE
DEI RETTORI ITALIANA (CRUI) E SPAGNOLA (CRUE)
Madrid, 15 giugno 1998
I rappresentanti delle Conferenze dei Rettori Italiana (CRUI) e Spagnola (CRUE), dopo aver analizzato e discusso l'attuale livello di cooperazione esistente tra le università dei rispettivi Paesi, concordano sul fatto che la cooperazione bilaterale dovrebbe essere incoraggiata e intensificata anche nell'ottica delle nuove sfide e opportunità offerte dai programmi Comunitari e dell'Area del Mediterraneo.
La cooperazione dovrebbe essere perseguita non solo tramite gli attuali programmi esistenti in Europa per la mobilità (ERASMUS, COMETT, TEMPUS, LINGUA), per la ricerca (Programmi Quadro, ESPRIT), l'Azione Jean Monnet (European Chairs), i progetti della Conferenza dei Rettori Europei - CRE (Association of European Universities - CRE), ma anche incoraggiando la creazione di nuovi programmi congiunti. Uno sforzo particolare dovrebbe essere fatto per incoraggiare i docenti a svolgere periodi di insegnamento nell'altro Paese come visiting professor o professore a contratto.
Le due Conferenze concordano nel proporre uno schema di programma finalizzato a incrementare la cooperazione scientifica attraverso lo scambio di giovani ricercatori in occasione di particolari progetti di ricerca. Tale proposta verrà sottoposta ai rispettivi Ministeri competenti.
Le due Conferenze concordano sul fatto che la cooperazione scientifica dovrà riguardare sia la ricerca di base che quella applicata secondo le priorità che verranno individuate.
Le due Conferenze concordano sull'opportunità di promuovere il dottorato europeo in accordo con i requisiti suggeriti nel 1991 dalla Confederazione delle Conferenze dei Rettori dell'Unione Europea (Confederation of European Union Rectors' Conferences).
Per quanto riguarda la cooperazione con i Paesi dell'Area del Mediterraneo, le due Conferenze propongono l'organizzazione di un incontro ad hoc in cui i vari soggetti coinvolti nella cooperazione (Governi, Università, Industrie) possano discutere le tematiche relative e intraprendere i passi opportuni.
Le due Conferenze concordano sull'opportunità di tenere incontri regolari biennali al fine di verificare lo stato delle iniziative di cooperazione ed, eventualmente, di promuoverne di nuove.
Madrid, 15 giugno 1998
Per la CRUE
Conferencia de Rectores de las Universidades
Españolas
Per la CRUI
Conferenza dei Rettori delle Università Italiane
Prof. Saturnino de la Plaza
Prof. Paolo Blasi
Azioni Integrate
ACCORDO DI COOPERAZIONE INTERUNIVERSITARIA
TRA ITALIA E SPAGNA NELL'AREA DEL MEDITERRANEO
Nell'ambito dei progetti per la cooperazione interuniversitaria nell'area del Mediterraneo, si propone un programma più ampio che comprenda diverse azioni integrate, sul modello di CEEPUS (Central European Exchange Program for University Studies). Tale programma, oltre agli interventi a vari livelli nel campo dei beni culturali delineati nel documento approvato il 15 giugno 1998 (si veda il documento - allegato A), prevederà le seguenti azioni:
attuare un progetto per la mobilità accademica;
realizzare programmi e reti universitarie, all'interno dei quali allestire corsi o scuole estive su tematiche di rilievo che i due Paesi abbiano in comune;
individuare tematiche comuni entro cui sviluppare programmi di ricerca;
promuovere la collaborazione con i paesi terzi dell'area mediterranea.
Mobilità accademica:
Nell'ambito del programma di cui sopra si promuoveranno progetti che favoriscano la reciproca mobilità di studenti, laureandi e ricercatori, finalizzato allo svolgimento di un periodo di studio o di ricerca in un'università dell'altro Paese, che favorisca la reciproca mobilità e che tenga conto dei programmi comunitari già esistenti (per esempio, Socrates). In particolare, il rapporto tra ricercatori e docenti dovrà favorire oltre alla partecipazione comune ai suddetti programmi comunitari anche ai programmi che insistono su fondi destinati all'area mediterranea.
Programmi e reti universitarie:
Ci si impegna a promuovere la creazione di reti di università nelle quali realizzare programmi di mobilità accademica che prevedano il mutuo riconoscimento del periodo di studio effettuato all'estero e l'equipollenza dei titoli (si veda l'accordo quadro - allegato B) o il rilascio del doppio titolo (si veda il documento - allegato C).
All'interno di questo programma si realizzerà il conseguimento del dottorato in co-tutela (si veda il documento - allegato D) e si allestiranno corsi o scuole estive su tematiche di rilievo che i due Paesi abbiano in comune o corsi di lingua.
Individuare tematiche comuni entro cui sviluppare programmi di ricerca:
Nell'ambito di aree tematiche di comune interesse, si svilupperà un programma di incentivazione della mobilità dei giovani ricercatori (sul modello dei programmi di cooperazione dei due Paesi) da gestire da parte delle rispettive Conferenze dei Rettori.
Le aree tematiche verranno definite ogni due anni dalla CRUE e dalla CRUI.
Documentazione Allegata
Allegato A
PROPOSTA DI AZIONE SUI BENI CULTURALI
"IDENTITÀ CULTURALE EUROPEA"
Introduzione
L'identità culturale dei popoli europei presenta forti differenze, ma l'integrazione nel rispetto della loro diversità rappresenta l'effettiva sfida che l'Europa si troverà ad affrontare nei prossimi anni. Vincere questa sfida significa per gli europei la coesistenza pacifica e il benessere nel nuovo millennio: il raggiungimento di un unico sistema monetario non potrà infatti essere a lungo mantenuto senza questa integrazione ed accettazione culturale reciproca.
Un'Europa che voglia vincere la sfida dell'integrazione ed essere competitiva a livello mondiale, deve abituarsi a essere considerata e intesa come luogo di confronto positivo e di accettazione della diversità, in quanto solo una intensa sinergia tra varie componenti può condurre ad un rafforzamento di posizioni sociali, economiche e culturali.
I Beni Culturali Europei rappresentano l'insieme delle testimonianze materiali su cui si fonda l'identità culturale dei popoli europei.
L'insieme di questi Beni Culturali Europei, ovvero delle testimonianze materiali dell'identità culturale dei popoli europei, definisce di conseguenza le diversità degli stessi popoli ed è appunto questa diversità che va intesa come arricchimento, perché è proprio grazie all'insieme di tali e tante differenze che il nostro continente può fregiarsi di essere il più importante centro di civiltà del nostro pianeta.
Ma queste testimonianze materiali, o Beni Culturali Europei, sono costantemente a rischio di distruzione sia perché in Europa vi è la gran parte di essi, sia perché l'Europa è fortemente esposta alle influenze di identità culturali esterne e tecnologicamente molto aggressive.
È nell'ottica di queste premesse che si colloca la presente proposta di azione per la salvaguardia dei Beni Culturali Europei.
Obiettivi
L'insieme di temi di ampio respiro che si intende proporre costituisce un'azione mobilizzatrice secondo i criteri indicati nel Documento della Commissione dell'Unione Europea (Progetto Preparatorio V° Programma Quadro 1997) per alcuni motivi ritenuti di notevole importanza e qui di seguito elencati:
risponde ad una prospettiva multisettoriale e multidisciplinare, nonché a bisogni sociali, culturali ed economici ben identificati;
stimola una stretta concentrazione di attività fra la comunità scientifica in tutti i suoi settori disciplinari e la comunità industriale europea (ad esempio, imprese che si occupano della diagnosi, del restauro e della conservazione di beni culturali mobili ed immobili, imprese che si occupano della tecnologia dell'informazione, degli ausili didattici alla formazione, imprese che si occupano della fruizione turistica dei beni culturali europei, dell'artigianato, ecc.);
si integra strettamente con altri strumenti delle politiche dell'Unione quali la politica dell'educazione e della cultura: infatti una corretta valutazione dell'identità culturale dei Paesi membri e del relativo patrimonio di beni culturali è la base insostituibile di ogni politica di formazione dei futuri cittadini d'Europa;
iniziative di ricerca scientifica ed industriale in questo campo sono in atto già da tempo nei vari Paesi membri ed analogamente l'Unione Europea ha già intrapreso nel IV Programma Quadro numerose azioni su molti dei temi proposti in questa nuova azione mobilizzatrice. Resta peraltro fondamentale il coordinamento fra tutte queste iniziative;
anche altre organizzazioni europee trattano queste problematiche, come ad esempio Eurocare in ambito Eureka e l'European Science Foundation. Anche in questo caso l'azione proposta intende razionalizzare meglio l'intervento europeo evitando duplicazioni e spreco di risorse umane e finanziarie;
infine, l'insieme di attività proposte si dovranno di norma collegare con quelle svolte nei singoli paesi membri già in atto o in via di preparazione e già finanziate sia con fondi pubblici che privati.
Temi
La proposta di questa azione si concreta in una serie di attività necessarie alla salvaguardia delle testimonianze materiali che costituiscono l'identità culturale europea.
Tali attività si articolano in tre aree tematiche principali.
1° Tecnologia dell'informazione.
Tecnologie di acquisizione, restituzione multimediale delle informazioni finalizzate all'archiviazione, recupero, conservazione gestione dei beni culturali da parte degli operatori professionali.
Tecnologie multimediali e di rete integrate per le aree museali di grandi dimensioni ai fini della conservazione, gestione e fruizione da parte degli operatori istituzionali e del pubblico.
Tecnologie multimendiali finalizzate alla raccolta, elaborazione e fruizione dell'informazione: creazione e gestione di banche dati, sviluppo di nuovi sistemi di apprendimento e autoapprendimento.
Tecnologie dei linguaggi.
2° Ricerca scientifica e tecnologia sulla diagnosi, restauro e conservazione dei Beni Culturali mobili e immobili.
Quest'attività non deve riguardare singoli interventi nei Paesi membri, che devono essere invece programmati su base nazionale, ma deve concentrarsi su specifici problemi a dimensione "europea". Ad esempio, lo studio e sviluppo industriale di un particolare protettivo chimico per le superfici di edifici storici deve di necessità coinvolgere più paesi per l'impegno industriale, finanziario e commerciale che comporta.
3° Trasferimento verso altri paesi .
S'intende collaborare con altri paesi anche trasferendo il know-how acquisito a livello scientifico, industriale e artigianale nel campo della salvaguardia dei Beni Culturali. Per questi interventi vi è, in particolare nei paesi più industrializzati (G7), un vastissimo e ricco mercato, soprattutto privato, che può essere di grande interesse per le piccole e medie imprese europee che costituiscono oltre il 60% di tutte le imprese europee.
La CRUI e la CRUE auspicano che nell'ambito dei Beni Culturali si sviluppino e si rafforzino le collaborazioni tra le università dei due Paesi.
Allegato B
CONVENZIONE-QUADRO ITALO-SPAGNOLA
tra la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)
e la Conferencia de Rectores de las Universidades Españolas (CRUE)
sul riconoscimento dei diplomi e la convalida dei titoli universitari
La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e la Conferencia de Rectores de las Universidades Españolas:
considerate le tradizioni di cooperazione e di scambio tra gli Istituti di istruzione superiore spagnoli e italiani (di seguito denominati Università), concretizzatesi mediante la stipula di numerosi accordi interuniversitari,
considerato che è auspicabile dare nuovo impulso, all'interno dell'Unione Europea, alla mobilità universitaria, aumentando le possibilità - per gli studenti - di proseguire gli studi nei due Paesi,
considerata l'esigenza di numerosi punti in comune tra i sistemi universitari spagnolo e italiano,
hanno concordato, nel rispetto dell'autonomia delle Università, di sottoporre all'approvazione dei propri membri la presente convenzione-quadro sul riconoscimento dei diplomi e la convalida dei titoli universitari .
Tale convenzione concerne tutti i settori d'insegnamento attivati presso le Università aderenti alla Conferencia de Rectores de las Universidades Españolas per la Spagna e alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane per l'Italia.
Art. 1
La presente convenzione intende definire le modalità di convalida dei titoli universitari o di riconoscimento dei diplomi universitari conseguiti allo scopo di facilitare il proseguimento degli studi presso un'Università dell'altro Paese. La convenzione non prevale sulle condizioni complementari di ammissione quali la capacità di accoglienza o la padronanza della lingua, nonché delle norme di legge vigenti nei due Paesi.
Art. 2
Uno studente ammesso al terzo anno di un corso di laurea o di diploma di una Università italiana, può iscriversi al terzo anno di un Corso di Diploma o di Licenciatura presso un'Università spagnola per il medesimo settore di studi.
Reciprocamente uno studente ammesso al terzo anno di un Corso di Licenciatura o di diploma spagnolo può iscriversi al terzo anno di un corso di laurea o di Diploma Universitario (DU) presso un'Università italiana per il medesimo settore di studi.
Art. 3
Uno studente titolare di un DU o ammesso al quarto anno di un corso di laurea di un'Università italiana può iscriversi al 4° anno di un Corso di Licenciatura presso un'Università spagnola per il medesimo settore di studi.
Reciprocamente, uno studente titolare di un titulo de Diploma o ammesso al 4°°anno di Corso di Licenciatura può iscriversi al quarto anno di un corso di laurea presso una università italiana per il medesimo settore di studi.
Art. 4
Uno studente titolare di una laurea può iscriversi al primo anno di un corso di Doctorado presso un'Università spagnola o ad un corso post lauream alle stesse condizioni richieste agli studenti del Paese ospitante.
Reciprocamente uno studente titolare di un Titulo de Licenciado spagnolo può iscriversi a una scuola di specializzazione o al primo anno di un corso di dottorato presso un'Università italiana, alle condizioni stabilite dalla legislazione del Paese ospitante.
Art. 5
I periodi di studio effettuati nel Paese di origine che non costituiscono un ciclo completo comportante il rilascio di un diploma, comunque comprovati da un esame o da un certificato delle autorità competenti dell'Università di origine, consentono la dispensa dagli insegnamenti di ugual natura e di pari durata previsti dai curricula dell'Università ospitante.
L'autorità competente dell'Università ospitante definisce gli indirizzi per i quali il candidato può optare.
Art. 6
La presente convenzione generale, il cui scopo è quello di facilitare la mobilità degli studenti, non esclude affatto accordi più favorevoli a tale mobilità stipulati tra Università dei due Paesi.
Art. 7
La presente convenzione-quadro entra in vigore il giorno della firma e diventa operativa con l'inizio dell'anno accademico immediatamente successivo a tale data. Ha durata quinquennale e può essere rinnovata previa approvazione degli organi competenti. Ciascuna delle due parti può recedere dalla convenzione-quadro con preavviso di un anno mediante notifica scritta.
Corrispondenza dei titoli universitari
italiani e spagnoli
Ai fini dell'applicazione dell'accordo tra la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e la Conferencia de Rectores de las Universidades Españolas (CRUE), siglato a Madrid il 15 giugno 1998, la corrispondeza dei titoli universitari italiani e spagnoli è la seguente:
Diploma Universitario
Diploma in .. (se rilasciato dalle Escuelas
Universitarias
con i requisiti di ammissione validi per
l'accesso alla università, è
comparabile al Diploma Universitario nei
settori disciplinari corrispondenti)
Diploma universitario in Ingegneria
Ingegnero tecnico
Diploma in Architettura
Arquitecto tecnico
Diploma di Laurea
Licenciatura / Titulo de Licenciado en..
Laurea in Architettura
Titulo de Arquitecto
Laurea in Ingegneria
Titulo de Ingeniero
Dottorato di Ricerca
Doctorado (il titolo viene rilasciato dopo un periodo
che va da un minimo di due anni di
attività di studio e di ricerca ad
un massimo di cinque. Si veda il DPR 382/1980)
Scuole di Specializzazione e Corsi di Perfezionamento
Post lauream specializacion nei settori corrispondenti
(i corsi sono regolati autonomamente da
ciascuna università)
Allegato C
ACCORDO QUADRO DI COLLABORAZIONE TRA
LE FACOLTÀ ITALIANE E SPAGNOLE
La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (di seguito denominata CRUI) e la Conferencia de Rectores de las Universidades Españolas (di seguito denominata CRUE), firmatarie del presente accordo, manifestano la volontà comune di instaurare e sviluppare interscambi conformemente allo spirito di collaborazione che anima i Paesi membri della Unione Europea.
Entrambe le Conferenze auspicano pertanto che tra i rispettivi Paesi possano essere promossi accordi interuniversitari che permettano uno scambio di studenti, professori e ricercatori delle università italiane e spagnole al fine di:
realizzare scambi di informazioni, documentazione e pubblicazioni scientifiche anche attraverso l'organizzazione di giornate di studio e seminari su temi concordati,
ottenere per gli studenti il doppio titolo di laureato per gli allievi laureatisi nelle università dei due Paesi, alle condizioni stabilite in accordi specifici tra le singole istituzioni.
La CRUI e la CRUE auspicano, comunque, che le condizioni che verranno sottoscritte dalle istituzioni firmatarie dei singoli accordi tengano conto dei seguenti elementi:
un comune sistema di riconoscimento della carriera universitaria degli studenti,
la possibilità di designare per ciascuno studente un tutor che agisca da interlocutore privilegiato durante la permanenza dell'allievo nel Paese ospitante,
l'opportunità per le istituzioni di prevedere incontri periodici per stabilire un bilancio della cooperazione e dei risultati accademici degli studenti,
la previsione di un periodo sperimentale di validità al fine di testare l'effettiva efficacia dell'accordo.
La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e la Conferencia de Rectores de las Universidades Españolas realizzeranno di mutuo accordo le azioni che saranno necessarie presso le rispettive autorità nazionali e presso le Commissioni della Comunità Europea per conseguire quanti aiuti sia possibile per finanziare tali programmi.
Allegato D
ACCORDO TRA CONFERENZA DEI RETTORI ITALIANI
E CONFERENZA DEI RETTORI SPAGNOLI PER
IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI DOTTORE DI RICERCA
La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e la Conferenza dei Rettori delle Università Spagnole (CRUE)
considerato l'accordo del 15 giugno 1998 di riconoscimento dei titoli di studio
considerato che il procedimento di co-tutela per i corsi di dottorato di ricerca rappresenta un cammino particolarmente promettente per lo sviluppo della mobilità intraeuropea di ricercatori e per il rafforzamento della cooperazione di carattere istituzionale tra l'Italia e la Spagna,
hanno deciso di promuovere un rapporto di co-tutela tra questi due Paesi con le seguenti disposizioni:
In seguito ad accordi tra i rettori delle università italiane e i rettori delle università spagnole, i dottorandi italiani saranno esonerati dai concorsi nazionali di selezione per il dottorato spagnolo e gli studenti spagnoli saranno reciprocamente esonerati da quelli italiani.
Una convenzione sarà firmata per ogni dottorando in co-tutorato, dalle autorità responsabili delle due istituzioni universitarie, cioè i rispettivi rettori.
I dottorandi avranno l'obbligo d'iscriversi in ambedue le istituzioni universitarie, ma saranno esonerati dalle tasse d'iscrizione in una delle due università.
I candidati del dottorato in co-tutorato svilupperanno il loro lavoro sotto la supervisione e la responsabilità di un relatore di tesi per ognuno dei Paesi. I relatori s'impegneranno ad esercitare pienamente la funzione di tutore. La preparazione della tesi sarà fatta in periodi alternati presso le università interessate. La mobilità sarà precisata in modo da consentire periodi di durata approssimativamente equivalente.
Alla tesi seguirà una discussione e al termine sarà conferito al candidato il titolo di dottore, rilasciato dalle due istituzioni. Questa disposizione dovrà essere oggetto d'una clausola prevista nella convenzione di collaborazione tra le due istituzioni. La commissione di tesi, sarà selezionata in collaborazione dalle due università.
La tesi, elaborata in una delle due lingue nazionali, sarà completata da una sintesi scritta ed un intervento orale nell'altra lingua.
La proprietà intellettuale dell'argomento della tesi, la pubblicazione, l'utilizzo e la tutela dei risultati della ricerca svolta per il dottorato saranno assicurate conformemente alle procedure specifiche in ognuno dei Paesi impegnati nell'accordo di co-tutela. Quando richiesto, la tutela dei diritti di proprietà intellettuale sarà oggetto di un allegato specifico.