Roma, 20 dicembre 1995
Prot. 315-95/P/SG
Ill.mo Prof. Giorgio SALVINI
Ministro Università e Ricerca
P.le Kennedy, 20 00144 ROMA

Caro Ministro,

in relazione alla Tua del 20 novembre u.s. la CRUI ha esaminato i criteri per la ripartizione della quota di riequilibrio per il 1995 così come illustrati nell'allegato alla lettera stessa.

L'Assemblea ha rilevato come il modello econometrico adottato, con le correzioni apportatevi possa essere considerato valido come punto di partenza del processo di riequilibrio, nonché come stimolo necessario per indurre gli Atenei ad una più accurata, completa e omogenea raccolta di dati. In futuro si dovrà pervenire ad un modello "ingegneristico" che individui dei costi standard anche in riferimento al contesto europeo.

L'Assemblea ritiene poi che l'applicazione di tale modello possa incontrare difficoltà in casi particolari come i nuovissimi Atenei e chiede pertanto al Ministero una applicazione attenta del modello stesso.

Poiché lo scopo del riequilibrio è anche quello di stimolare comportamenti virtuosi da pare degli atenei, la CRUI chiede che ogni anno i risultati dell'applicazione dei criteri adottati siano controllati attentamente al fine di intervenire se necessario con correttivi adeguati. Inoltre ritiene importante che negli anni successivi si introducano elementi specifici relativi alle differenti aree disciplinari ed in futuro si individuino anche parametri che sappiano essere indicatori di qualità.

L'Assemblea ha quindi approvato a grande maggioranza (4 astenuti) i criteri proposti e la loro applicazione per il 1995.

Per altro la CRUI fa presente che il budget degli Atenei è oggi gravemente insufficiente e copre solo la mera sopravvivenza. Perciò ritiene che i fondi su cui operare il riequilibrio dovrebbero essere aggiuntivi e concorda con la percentuale dell'1,5% per il 1995 e del 3,5% per il 1996 riservandosi di valutare la percentuale per il 1997 alla luce degli ulteriori incrementi del cap. 1529 e dei risultati dell'applicazione dei criteri per i primi due anni.

Si fa presente che la quota di 7.400 miliardi iscritta attualmente nel cap. 1529 della finanziaria (a cui sono stati aggiunti i fondi per il nuovo contributo pensioni) non include né gli aumenti automatici dei compensi né la rivalutazione della cifra rimanente per l'aumento del costo della vita.

L'approvazione da parte della CRUI delle proposte del Ministero elaborate dalla Commissione Tecnica per la spesa pubblica, rappresenta un ulteriore importante passo verso nuove più trasparenti e programmate modalità di gestione dello sviluppo del sistema universitario italiano.

Con i più cordiali saluti e auguri.

Paolo Blasi