Protocollo d'Intesa tra la conferenza dei Rettori e
CGIL CISL UIL

Premesso che

Ritengono

Individuano nell'attuale fase le seguenti priorità

  1. Programmazione e risorse

  2. La credibilità degli interventi di riforma richiede che ciascuna fase sia accompagnata da risorse mirate, adeguate nelle quantità e certe nei tempi. A tal fine si conviene sull'opportunità che il governo predisponga un piano pluriennale, che definisca le priorità, assicurando agli atenei risorse correlate agli obiettivi.

  3. Diritto allo studio

  4. E fondo nazionale per il diritto allo studio deve essere ulteriormente incrementato, per consentire l'accesso agli studi ai giovani meritevoli privi di mezzi, abbattendo l'attuale crescente selezione sociale. L'impegno economico deve essere accompagnato da interventi di riforma della didattica e da misure di orientamento, secondo quanto previsto nell'accordo del marzo '97 relativo agli accessi, concluso tra governo - Crui-Sindacati confederali - Associazioni degli studenti.
    Per quanto attiene ai diversi strumenti (borse, prestiti d'onore, esenzione da contributi e tasse, mense, alloggi) ed alle relative procedure, è necessario procedere ad un esame congiunto tra governo, Crui, sindacati confederali ed associazioni degli studenti per eventuali iniziative di razionalizzazione e di sostegno.

  5. Autonomia

  6. L'autonomia didattica crea, attraverso la libertà di gestione e la responsabilizzazione degli atenei, le condizioni per ampliare ed articolare l'offerta formativa per giovani ed adulti; per programmare corsi e contenuti disciplinari anche in relazione ai fabbisogni formativi del mercato del lavoro, a livello locale, nazionale e comunitario; per integrare formazione e lavoro, introducendo cultura del lavoro, stage, tirocini; per introdurre un sistema di riconoscimento dei crediti, con valore nazionale ed europeo, che consenta in prospettiva il raccordo con la scuola e con le competenze acquisite sul lavoro; per definire i diritti e i doveri degli studenti. Attraverso l'autonomia, gli atenei possono divenire i centri promotori di innovazione e di alta formazione nel territorio, per favorire lo sviluppo locale, anche attraverso la partecipazione a patti territoriali e contratti di area.
    L'autonomia deve essere inserita in un quadro coerente di interventi normativi ed istituzionali, che assicurino standard minimi nazionali comuni a tutto il territorio e prevedano l'introduzione di un sistema di valutazione, nazionale e di ateneo, quale strumento di verifica del grado di attuazione degli obiettivi conseguiti.
    È inoltre necessario promuovere una migliore gestione delle risorse, anche umane, definendo nuove regole, al fine soprattutto di incentivare la presenza dei docenti nelle strutture universitarie nonché promuoverne le capacità professionali attraverso percorsi di carriera e retribuzioni connesse alla qualità delle prestazioni, ai carichi didattici e di lavoro, agli incarichi svolti.

  7. Partecipazione degli Atenei al nuovo sistema di Formazione Superiore Integrata

  8. L'assenza in Italia di un sistema di formazione superiore integrata (università, scuola, centri di formazione professionale, mondo del lavoro), diretta a raccordare più direttamente percorsi formativi e accesso al mercato del lavoro, come avviene in tutti gli altri paesi europei, è una delle cause che contribuisce all'alto grado di "inoccupabilità" dei giovani, privando le imprese e le pubbliche amministrazioni di nuove e qualificate professionalità.
    Nel nuovo sistema, assume importanza determinante la programmazione regionale dell'offerta formativa, per costruire un sistema flessibile e fortemente raccordato al territorio. In tale ambito, è fondamentale l'istituzione di un tavolo di coordinamento regionale, che veda la presenza sia di tutti gli attori della formazione, sia dei portatori di interessi sociali.

  9. Ricerca

  10. La valorizzazione della ricerca universitaria richiede che essa sia inserita in un contesto di programmazione riferito all'insieme del sistema della ricerca (università, ministeri, enti pubblici, imprese private), favorendo il collegamento in rete, in ambito locale, nazionale ed internazionale. Le risorse debbono essere incrementate, al fine del graduale raggiungimento della media degli investimenti degli altri paesi europei in relazione al pil. I progetti di ricerca, a tutti i livelli, debbono essere valutati, definendo parametri di qualità e di quantità, sulla base di quanto già avviene a livello europeo.

  11. Ingresso di nuovi docenti nelle università

  12. Le leggi recentemente approvate in tema di reclutamento ridefiniscono procedure e strumenti, che possono finalmente consentire un adeguamento tempestivo degli organici alla domanda di formazione E' necessario approntare progetti e investimenti mirati per consentire l'ingresso di nuovi docenti entro un numero di anni definito.

La Conferenza dei Rettori e CGIL CISL UIL convengono quanto segue

  1. Sviluppare, con riferimento alle autorità di Governo e Parlamentari e all'opinione pubblica, azioni comuni intese a far si' che la formazione e la ricerca assumano un ruolo prioritario negli obiettivi pubblici nazionali.

  2. Ampliare le esperienze positive in atto di collaborazione tra università e mondo dei lavoro, in particolare nei seguenti ambiti:
  3. Individuare momenti e sedi, che consentano il confronto università/parti sociali sui temi relativi alla qualificazione e alla riorganizzazione dell'offerta formativa e della ricerca negli atenei, consentendo di rafforzare la funzione dell'università sul terreno dello sviluppo sociale ed economico. In particolare convengono:

Roma, 20 gennaio 1999

Il Presidente della CRUI
Prof. Luciano Modica
Il Segretario Confederale CGIL
Dr. Sergio Cofferati
  Il Segretario Confederale CISL
Dr. Sergio D'Antoni
  Il Segretario Confederale UIL
Dr. Pietro Larizza