CRUI CONFINDUSTRIA ANP
PROTOCOLLO D'INTESA
PER LA FORMAZIONE E PER LA RIQUALIFICAZIONE
DEI DIRIGENTI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Roma, 23 luglio 1997
Premesso che:
con l'approvazione dell'articolo 21 (in particolare dei commi 16 e 17) della Legge 15 marzo 1997, n.59, ha preso avvio una grande innovazione istituzionale, che coinvolge direttamente il ruolo, le competenze e le conoscenze dei Capi di istituto in servizio e di quelli che verranno assunti, a garanzia dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e dell'intero sistema di istruzione, in linea di coerenza con i principi ispiratori dell'autonomia delle istituzioni universitarie e di ricerca;
gli obiettivi cui è rivolto ogni intervento di formazione e riqualificazione dei dirigenti sono l'esercizio dell'autonomia (didattica e di ricerca, amministrativa, organizzativa e finanziaria) e la responsabilità per i risultati (autovalutazione e valutazione);
l'esercizio dell'autonomia e l'assunzione di responsabilità per i risultati implicano una evoluzione della professionalità dei dirigenti scolastici che, valorizzandone pienamente il ruolo e le competenze educative, favorisca l'acquisizione di abilità gestionali, di una nuova cultura organizzativa e di ulteriori competenze metadidattiche e professionali;
gli obiettivi di efficacia e di efficienza devono essere perseguiti in tutte le fasi del processo formativo e pertanto sarà indispensabile: un'attenta analisi dei fabbisogni; una adeguata progettazione; il controllo degli standard dei soggetti che erogano l'intervento formativo; una qualificata valutazione dei risultati;
per lo spessore politico-culturale dell'iniziativa, per le sue dimensioni (potranno essere coinvolti 10.000 dei presidi e direttori attualmente in servizio), per le risorse finanziarie indispensabili e per i vincoli temporali (entro - il 31112/2000), l'intervento di riqualificazione dei Capi d'istituto esige un ampliamento e una diversificazione dell'offerta dì formazione che coinvolga soggetti pubblici e privati - di provata competenza.
Tenuto conto
delle caratteristiche strategiche e innovative dell'impegno in termini di progettualità, di efficienza e di efficacia,
la CONFERENZA DEI RETTORI DELLE UNIVERSITA'ITALIANE
quale rappresentante delle istituzioni di istruzione superiore e della ricerca, a partire dall'impegno crescente delle Università nel campo della formazione continua e dalle iniziative e competenze sviluppate nel campo della valutazione delle attività formative universitarie, è in grado di assicurare:
la qualità della formazione in termini di innovazione collegata alla ricerca teorica e all'esperienza sul campo;
l'implementazione sul territorio di sedi e occasioni di formazione qualificata;
la CONFINDUSTRIA
quale rappresentante delle imprese, in grado di assicurare una adeguata collaborazione a partire da:
le esperienze realizzate nel tempo nella formazione dei dirigenti di impresa; in particolare sui temi della gestione economica e per obiettivi, dell'organizzazione e della gestione delle risorse umane;
le iniziative svolte nel campo della qualità e della certificazione degli interventi formativi;
la collaborazione con il mondo della scuola realizzata a livello centrale e periferico nel quadro del Protocollo d'Intesa Confindustria-Ministero P.I., con particolare riferimento all'integrazione tra valori educativi, cultura del lavoro e cultura d'impresa;
le iniziative realizzate per la formazione dei capi di istituto alle abilità organizzative e gestionali, anche attraverso l'impegno sul territorio delle Associazioni degli Industriali e dei Centri di Formazione Manageriale;
l'ASSOCIAZIONE NAZIONALE PRESIDI E DIRETTORI DIDATTICI
(ANP, aderente alla CIDA)
nella sua qualità di organizzazione professionale più rappresentativa dei dirigenti scolastici e in coerenza con l'azione condotta nell'ultimo decennio a sostegno delle politiche riformatrici di Governo e Parlamento in grado di assicurare:
una adeguata valorizzazione delle esigenze di crescita professionale dei dirigenti scolastici, in linea con le nuove concezioni della dirigenza pubblica e privata, anche sulla base delle esperienze maturate nel campo della formazione dei dirigenti scolastici in collaborazione con numerosi enti pubblici e privati;
una sistematica rilevazione dei fabbisogni di formazione dei dirigenti scolastici;
una attenta valutazione della qualità dell'offerta in relazione alle specifiche esperienze dei soggetti erogatori degli interventi formativi;
una continuativa collaborazione con le sedi di progettazione formativa e di ricerca scientifica per rappresentarvi le esperienze e le innovazioni maturate nel vivo dell'esercizio della funzione del Capo di Istituto;
attraverso strutture di coordinamento e sviluppo 'dedicate' e appositi meccanismi di progetto e di collegamento, CRUI, Confindustria e ANP
si impegnano ad un'azione comune al fine di:
favorire lo sviluppo di proposte innovative e di nuovi investimenti nella progettazione di interventi formativi per i dirigenti scolastici;
concorrere a implementare sul territorio una pluralità di offerta di formazione di qualità;
favorire la definizione di standard, e di linee guida per la formazione, adeguati alla nuova professionalità del Capo di Istituto dirigente;
stimolare la definizione di proposte formative che garantiscano il cambiamento organizzativo, le competenze metadidattiche e la qualità dei processi;
promuovere una adeguata affermazione delle innovazioni contenute nell'art. 21 L. 59/97 sviluppandone per intero la portata modernizzatrice;
favorire la progettazione degli interventi formativi in un'ottica di formazione continua;
individuare, le migliori e più avanzate risorse professionali e culturali maggiormente rispondenti alle esigenze delle nuove professionalità scolastiche.
I sottoscrittori del presente protocollo ritengono quindi che l'intervento formativo previsto dalla lettera d) del comma 16 dell'art. 21 della L. 59/97 debba avere le seguenti caratteristiche:
Autonomia professionale nella progettazione e erogazione
natura rigorosamente "autonoma" del progetto (criterio della separazione tra committenza, progettazione, ed erogazione dell'intervento formativo), in modo da poter far esprimere all'Amministrazione un reale potere di indirizzo e di controllo, come previsto dalla L.421/92;
Formazione come supporto al ruolo professionale
coerenza con il nuovo profilo professionale del dirigente scolastico e con gli obiettivi della riforma, basati sull'ampliamento degli ambiti, di autonomia. organizzativa, curriculare e metodologica delle scuole;
produzione di materiali di studio specificamente centrati sulla riforma di struttura e su quella ordinamentale del sistema scolastico, superando materiali obsoleti sulla formazione per Dirigenti;
collegamento dei processi di formazione con l'innovazione organizzativa delle strutture scolastiche locali;
Alta qualità in tutte le fasi
integrazione delle competenze possedute dai Capi d'Istituto con quelle indispensabili per la gestione dell'autonomia nei termini previsti dalla L. 59197;
scientificità dei progetti di formazione, sulla base della tipologia dei Master, e delle Scuole di specializzazione, in funzione di una più elevata qualificazione professionale della categoria dei Capi di Istituto;
realizzazione di processi di formazione fondati su orientamenti metodologici che permettano la valorizzazione di esperienze di innovazione organizzativa realizzate dalle scuole (in particolare per la qualità del servizio scolastico) e di abilitare i Capi di Istituto a costruire il loro ruolo come dirigenti nelle specifiche situazioni in cui operano;
individuazione di tutor dotati di rilevante esperienza specifica;
individuazione di una metodologia di monitoraggio e di valutazione dei risultati dell'intervento;
scelta di forme di certificazione delle competenze acquisite e della partecipazione attiva dei corsisti.
Investimenti
investimenti adeguati ai livelli dei corsi di alta formazione e utilizzazione di fondi nazionali e comunitari;
utilizzo di docenza specializzata, in particolar modo portatrice di esperienze di insegnamento ad adulti.
I sottoscrittori del presente protocollo si impegnano a sostenere le proposte formulate presso il Governo, il Ministero della Pubblica istruzione e l'Amministrazione scolastica centrale e periferica, e a promuovere un ampio coinvolgimento del mondo scolastico, universitario e produttivo.