1. Si costituisce un "Tavolo di indirizzo"
per la gestione tecnica dei rapporti tra Regioni e Università in
materia di formazione professionale.
Il tavolo di indirizzo è costituito dai Rettori individuati
dalla "Conferenza dei Rettori" e dai Dirigenti in
materia di formazione professionale individuati dal coordinamento
delle Regioni.
Questo tavolo di indirizzo intende promuovere il raccordo delle
azioni inerenti il rapporto con la Comunità Europea a partire da
:
- definizione di ambiti di intervento tra programmi
multiregionali e programmi regionali;
- individuazione di procedure concordate di esposizione dei costi
nella predisposizione dei progetti e nella rendicontazione.
2. Di converso ogni questione di carattere politico
generale e specifico relativa ai rapporti tra Regioni e
Università sarà oggetto di un confronto tra Conferenza dei
Presidenti delle Regioni e delle Provincie Autonome e Conferenza
dei Rettori.
3. Al tavolo intervengono, per le rispettive competenze,
il Ministero del Lavoro, il Ministero dell'Università e
della ricerca scientifica e tecnologica, il Ministero del Tesoro.
Al fine di garantire il collegamento con gli attori che operano
sul mercato del lavoro e che possono sostenere le iniziative
formative, sono chiamati a partecipare ai lavori del
"tavolo", su specifici punti di interesse comune, i
rappresentanti delle organizzazioni degli imprenditori e dei
lavoratori e, per le parti e gli obiettivi che verranno
concordati, dell'Unioncamere.
Il Tavolo promuove, in relazione a progetti di rilevante valenza
nazionale, commissioni tecniche con l'intervento dei
Ministeri di riferimento.
4. Per le tematiche connesse con i diplomi universitari
si concorda di connotare tematicamente i progetti multiregionali,
sia per le Regioni del Centro-Nord che per quelle del
Mezzogiorno, e in particolare per l'area
dell'ingegneria, delle scienze tecnologiche e del terziario
avanzato.
Tali indicazioni costituiranno terreno di ulteriore
approfondimento e specificazione nell'ambito del
"Tavolo di indirizzo".
I programmi regionali si caratterizzeranno prioritariamente,
rispetto al finanziamento dei diplomi universitari, con
riferimento ai bacini di impiego che rientrano negli ambiti
regionali (Ambiente e Territorio, Sanità, Turismo, Agricoltura,
Beni Culturali, ecc.). Potranno altresì prevedere
l'inserimento di D.U. che, pur rientranti nella tipologia
prevista per i progetti multiregionali, abbiano forti riferimenti
alle esigenze dei mercati locali del lavoro od alla presenza di
un contesto produttivo locale particolarmente vocato.
Si concorda che si andranno a definire, tramite apposite intese,
analoghe modalità di programmazione dei D.U. sia per il livello
nazionale che per quello regionale.
5. Regioni e Università opereranno al fine di
individuare, nell'ambito della progettazione, percorsi
formativi professionalizzanti, capaci di condurre al rilascio di
attestati di qualifica, che costituiscano moduli di diploma
universitario.
In coerenza con quanto sopra, Regioni e Università si impegnano
a proporre modalità tali da avviare la sperimentazione di un
sistema permeabile di crediti formativi legati alle esperienze di
formazione professionale e a quelle lavorative (col concorso del
sistema delle aziende).
6. La collaborazione Regioni - Università si estende ad
ulteriori tipologie di interventi nella formazione professionale
e, in via sperimentale, al settore della ricerca scientifica e
tecnologica.
7. Regioni e Università si impegnano a presentare,
tramite una formula congiunta, un progetto di assistenza tecnica
a valere sul Fondo Sociale Europeo per la parte di competenza del
Ministero del Lavoro e per quello del MURST (collegando le
esperienze del Centro - Nord e del Mezzogiorno), nel cui ambito
monitorare la realizzazione dei diplomi universitari sostenuti da
moduli professionalizzanti cofinanziati al fine di valutarne e
certificarne la qualità.
Conferenza delle Regioni Il PresidenteProf. Paolo Benesperi |
Conferenza dei Rettori Il PresidenteProf. Paolo Blasi |