MOZIONE SU: "LINEE GUIDA PER GLI ACCESSI"
approvata all'unanimità dall'Assemblea Generale della CRUI

Roma, 27 febbraio 1997

La Conferenza dei Rettori, presa in esame la bozza del documento "Linee guida per gli accessi", esprime parere favorevole al documento stesso, inteso come soddisfacente compromesso che tiene conto della situazione attuale in vista di un adeguamento delle risorse rivolto finalmente a correlare le stesse e la loro ripartizione con il miglioramento auspicato della qualità della formazione e della ricerca e la quantità di tutti coloro che giustamente desiderano avvalersi del diritto di accedere all'istituzione universitaria.

In particolare:

  1. condivide pienamente gli obiettivi espressi nel documento a cui auspica che venga aggiunto anche il seguente: "favorire l'offerta di migliori servizi didattici e logistici agli studenti, lasciati liberi di scegliere - in linea di principio e in una logica di competizione tra gli atenei - la loro sede universitaria";
  2. esprime opinione favorevole alle linee di riforma proposte;
  3. si compiace di quanto indicato nei "principi" in particolare in merito all'attuazione di una politica di orientamento e di valutazione, alla necessità di operare secondo una politica di programmazione, all'incentivazione alla mobilità;
  4. apprezza gli impegni assunti dal governo e le modalità di attuazione tesi, fra l'altro, ad evitare il più possibile nel futuro il ricorso alla giustizia amministrativa;
  5. esprime una fondata preoccupazione sull'eventualità che, in attesa che si esplichino gli effetti di una politica di programmazione degli accessi, di adeguamento complessivo e di ripartizione equilibrata di risorse, vi siano casi in cui l'eccessiva disparità fra risorse disponibili e richieste di nuove immatricolazioni possa indurre qualche università a non attivare temporaneamente il primo anno di qualche corso di studi. Auspica pertanto che, nel quadro dei provvedimenti normativi, venga prevista la possibilità di interventi straordinari, urgenti e motivati, attraverso una valutazione propria, da parte del Ministro per risolvere al meglio la particolare situazione - limitazione temporanea degli accessi, attribuzione di risorse, mobilità o quant'altro;
  6. chiede di essere coinvolta nella definizione degli strumenti operativi e dei provvedimenti attuativi che saranno di particolare importanza al fine di poter esprimere le proprie valutazioni in particolare sulla fattibilità dei provvedimenti stessi.