Mozione
approvata all'unanimità dall'Assemblea Generale della CRUI
Roma, 24 settembre 1998
L'Assemblea della CRUI, prendendo atto delle notizie sempre più frequenti apparse anche sulla stampa relative all'abolizione del Ministero dell'Università e della Ricerca, ribadisce la profonda preoccupazione per tali intenzioni e per le conseguenze che si potrebbero avere.
La CRUI rileva infatti che solo dopo la costituzione del MURST è stato possibile dare concretezza e attuazione normativa ai processi di autonomia già previsti dalla Costituzione ma mai prima attuati e oggi ancora da completare.
Il Ministro, il Governo, il Paese devono cogliere la misura della contrarietà per questo motivo all'abolizione del MURST da parte della stragrande maggioranza del mondo universitario e della ricerca.
La CRUI ribadisce inoltre la propria convinzione che la formazione superiore che oggi più che mai deve coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani non può prescindere da un'attività qualificata di ricerca, altrimenti si avrebbe un graduale impoverimento dei processi formativi con gravi conseguenze per lo sviluppo del Paese.
Qualunque forma organizzativa dell'assetto di governo nel campo della formazione superiore non può quindi prescindere dall'esigenza di mantenere congiunte nell'istituzione e nelle singole persone l'attività di ricerca e quella didattica.
La CRUI chiede pertanto al Ministro e al Governo che prima di prendere decisioni siano resi noti i progetti di riorganizzazione del governo dell'istruzione, della formazione e della ricerca, affinché il Paese ed in particolare coloro che garantiscono lo sviluppo di tali attività possano contribuire al raggiungimento di soluzioni che, oltre a rispondere ad aspetti di razionalizzazione che sembrano alla base di tali intenzioni, siano compatibili con le specificità e con il consolidamento del processo di autonomia degli Atenei e di integrazione multidisciplinare della ricerca, salvaguardando così i valori della cultura e della formazione dei cittadini.