MOZIONE APPROVATA
DALL'ASSEMBLEA GENERALE DELLA CRUI
Roma, 23 ottobre 1997
La Conferenza dei Rettori:
riconosce la funzione fondamentale del riequilibrio inteso come risposta dinamica all'evoluzione del servizio didattico e dell'attività scientifica degli Atenei che non può essere valutata, per quanto riguarda la dotazione ministeriale, con riferimento alla situazione del 1993, peraltro tutt'altro che razionale in termini di ripartizione delle risorse;
riconosce l'utilità di criteri che pongono gli Atenei di fronte ad una razionalizzazione dell'analisi dei costi e alla necessità di definire variabili indicative degli stessi;
ribadisce tuttavia nuovamente che, stante la grave inadeguatezza delle risorse complessive destinate oggi al sistema universitario, un'effettiva politica di riequilibrio dovrebbe attingere soprattutto a risorse aggiuntive per ottenere effetti concreti in tempi medi, dal momento che non è certamente possibile e neppure auspicabile ridimensionare in tempi brevi i finanziamenti agli Atenei che risultano finanziati al disopra della media;
ritiene irrinunciabile, già a partire dal 1998, la definizione di un modello di distribuzione delle risorse basato su costi effettivi riportati alle esigenze delle diverse aree disciplinari, superando il modello attuale che risponde ad una logica descrittiva dell'esistente. Tale modello dovrebbe essere applicato ad una pianificazione pluriennale, che consenta agli Atenei di utilizzare in modo efficiente le risorse assegnate su tale voce;
esprime la propria disponibilità a collaborare alla definizione dei parametri di costo da considerare nella messa a punto di tale nuovo modello;
per quanto riguarda la quota di riequilibrio relativa al 1997 ritiene prioritaria l'esigenza di procedere sollecitamente alla ripartizione per non sottrarre di fatto la quota di riequilibrio alla programmazione delle spese ordinarie dell'Ateneo, e pertanto non ritiene di proporre modifiche tecniche al modello corrente (ivi compresa l'esclusione dal modello delle nuove università), di cui auspica il totale superamento. Esprime però il parere che la variabile dummy-nord veda ulteriormente ridotto il proprio peso.